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Mamma Europa : una nuova Unione dopo crisi e scandali

Gualmini, Elisabetta

Il Mulino <editore> 2023

Abstract

«Dopo lo scandalo di Bruxelles non si potrà più dire che in Europa non succede nulla, che non vale la pena impegnarsi. Dal maggio 2019 è successo di tutto: la ferita della Brexit, la pandemia, la guerra, la corruzione. E l'Europa ha potuto fare solo una cosa: trasformarsi profondamente e finalmente tendere la mano ai propri cittadini. [...]
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Testo a stampa (moderno)
Monografia
Codice SBN UBO4680739
Descrizione *Mamma Europa : una nuova Unione dopo crisi e scandali / Elisabetta Gualmini
Bologna : il mulino, 2023
219 p. ; 22 cm
ISBN 9788815382870
Collana Contemporanea , 314
Autore
Gualmini, Elisabetta
Note e bibliografia
Soggetti UNIONE EUROPEA - 2019-2022
Termini Unione europea
Dewey 327.17094 COOPERAZIONE INTERNAZIONALE. Europa. Europa occidentale
Luogo pubblicazione Bologna
Editori Il Mulino <editore>
Note e bibliografia
Anno pubblicazione 2023
Titolo dell'opera Mamma Europa
Abstract di polo Quando le promesse del progetto europeo sembravano essersi esaurite sotto la scure del crescente successo dei partiti populisti, le drammatiche crisi della pandemia e della guerra tra Russia e Ucraina e lo smottamento interno causato da un grave episodio di corruzione hanno dato, sia pure tra difficoltà e contraddizioni, una nuova centralità all’Unione Europea. Dopo anni in cui l’Unione è stata percepita come un organismo sovranazionale guidato da freddi burocrati, interessati soltanto a imporre misure di austerity per far quadrare i bilanci nazionali, quella che emerge dalle crisi è al contrario un’Europa completamente nuova, dove solidarietà, protezione sociale, sostenibilità ambientale sono i motivi dominanti. Le regole del gioco a seguito della pandemia sono cambiate: il Patto di stabilità e crescita è stato sospeso, l’Europa ha ritrovato un ruolo nel campo delle relazioni internazionali e si è cominciato a parlare di Europa della difesa e dell’energia. Elisabetta Gualmini, dal suo punto di osservazione privilegiato, vede che il sogno di un’Europa come comunità di destini, messo in pericolo negli anni dell’ubriacatura sovranista e nazionalista e dalla corruzione nell'Istituzione, non si è ancora frantumato, e che anzi l'Europa, con i suoi anticorpi, può rinascere dalle proprie ceneri: non più matrigna ma madre.