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I Rapporti Nascita

La nascita in Emilia-Romagna 2022

 

È stato pubblicato il Rapporto sulla nascita in Emilia-Romagna nel 2022, 20esima edizione della elaborazione annuale dei Certificati di Assistenza al Parto (CedAP) [1].
Nel 2022 le nascite sono state 30.508 (30.044 parti) di poco superiori a quelle registrate nell'anno precedente (+0.5%), ma in diminuzione del 22.6% dal 2012. Il tasso di natalità è 6.7 per 1.000 nati e il tasso di fecondità 1.27, stabili negli ultimi tre anni.
Di seguito alcuni degli elementi che emergono dal rapporto (all'indirizzo http://salute.regione.emilia-romagna.it/siseps/sanita/cedap/documentazione/pubblicazioni sono disponili il testo completo e gli allegati).

Popolazione
La quota di madri con cittadinanza straniera è 30.5%, in calo per il terzo anno consecutivo. L'età media al momento del parto è pari a 30 anni per le straniere e 33 anni per le italiane.

 

La quota di madri con una scolarità bassa (licenza elementare o di scuola media inferiore) è pari a 21.4%, mentre il 37.8% risulta laureata o con diploma universitario; la scolarità dei padri risulta, nel complesso, inferiore a quella delle madri e in 13.0% dei casi entrambi i genitori hanno una scolarità bassa.
Ha una attività lavorativa il 67.6% delle madri, in modesto aumento rispetto all'anno precedente. Le madri disoccupate o in cerca di prima occupazione sono 8.5%.
Le donne al primo parto costituiscono il 51.0% del totale. Rispetto alle donne italiane, la frequenza di multipare è maggiore fra le madri straniere (63.0% vs 42.6%) e più frequentemente hanno già due o più figli (oltre quello nato nell'attuale parto).
Riguardo agli stili di vita, il 6.4% delle partorienti ha fumato nel corso della gravidanza. Le madri in sovrappeso sono il 20.5% e le obese il 10.7%, pressoché stabili dal 2019.

Gravidanza
Sono ricorse a tecniche di procreazione medicalmente assistita 3.8% delle donne, in netto incremento rispetto all'anno precedente (2.7% in media).
La quota di donne che si rivolge prevalentemente al consultorio familiare pubblico in gravidanza è 57.5%, in aumento negli ultimi dieci anni.Il servizio pubblico assicura l'assistenza alla maggior parte delle donne con cittadinanza straniera (89.7% di questa popolazione) e a una donna su due con cittadinanza italiana (51.5%), una percentuale in netto aumento negli anni (era 33.9% nel 2012).
Il test combinato - non invasivo - per la diagnosi di aneuploidie fetali è stato eseguito da 71.5% delle donne, mentre ha effettuato almeno un'indagine prenatale invasiva il 4.2% del totale, in diminuzione negli anni, probabilmente per la crescente offerta di test non invasivi per la diagnosi prenatale.
Il 33.9% delle donne ha partecipato a un corso di accompagnamento alla nascita; il dato è in ripresa dopo il forte calo registrato nel 2020 (23.9%), raggiungendo i valori precedenti la pandemia.
Le donne con gravidanza fisiologica assistite dall'ostetrica sono 30.6%; le donne con gravidanza a decorso fisiologico a conduzione medica sono 39.6%. Le donne con gravidanza a decorso patologico sono 29.8%, quasi il doppio rispetto al 2016 - primo anno di rilevazione dell'informazione.

Parto
Il 70.9% dei parti è avvenuto nei 9 punti nascita dotati di unità di terapia intensiva neonatale; i punti nascita con meno di 500 parti/anno sono 3 e hanno assistito il 2.4% di tutti i parti.
Il tasso di parti pretermine è pari al 6.0%; negli ultimi dieci anni si osserva un andamento in riduzione soprattutto dei parti avvenuti tra 34+0-36+6 settimane di gestazione.  
Il 33.7% dei travagli sono a conduzione ostetrica (non medica), in riduzione dal 2016 - primo anno di rilevazione dell'informazione.
Il travaglio di parto è indotto in 32.9% dei casi, in aumento negli anni (era 24.6% nel 2012); l'indicazione più frequente all'intervento è la patologia materna (35.6%). L'analgesia epidurale è stata impiegata in 31.4% dei parti.
Il tasso di taglio cesareo è 22.8%, in costante riduzione nell'ultimo decennio (era 27.9% nel 2012), in particolare nelle classi di Robson IIa (nullipare con gravidanza singola a termine, feto in presentazione cefalica, con travaglio indotto) e V (pre-cesarizzate).
La quota di donne senza partner o altra persona di fiducia durante il travaglio e il parto è pari a 9.0% e risente ancora delle modifiche organizzative introdotte durante la pandemia che hanno alterato l'offerta di una assistenza rispettosa dei bisogni della donna/coppia e del bambino.   
L'episiotomia risulta effettuata nel 3.3% dei parti vaginali non operativi. I parti senza "alcun intervento medico", con sola assistenza ostetrica, sono il 35.6%.

Neonato
I nati di peso inferiore a 2.500 grammi sono 6.2%, quelli di peso inferiore a 1.500 grammi 0.8% e i nati con peso ≥4000 grammi 6.8%. Oltre il 90% delle nascite prima di 34+0 settimane di gestazione o con peso

 

Bibliografia

1. Perrone E et al. La nascita in Emilia-Romagna. 20° Rapporto sui dati del Certificato di Assistenza al Parto (CedAP) - Anno 2022. Bologna: Regione Emilia-Romagna, 2023

 
 
 
 

Data di pubblicazione: 23.11.2023

  1. SaperiDoc
Direzione generale cura della persona, salute e welfare
Via Aldo Moro 21, Bologna