Regioni e enti locali

Sentenza della Corte costituzionale n. 61/2024 – programmazione finanziaria- contabilità regionale
Norme della legge della Regione Lombardia 27 dicembre 2021, n. 24, recante «Disposizioni per l’attuazione della programmazione economico-finanziaria regionale, ai sensi dell’articolo 9 ter della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 (Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione). Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Il ricorrente riferisce che l’articolo 13 della Legge 24/2021 ha modificato l’art. 47 della legge della Regione Lombardia 12 dicembre 2003, n. 26 (Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche), introducendo una serie di previsioni relative alla delimitazione degli ambiti territoriali ottimali (ATO) per lo svolgimento delle attività del servizio idrico integrato (SII) – per effetto delle modifiche introdotte, gli ATO non coincidono più necessariamente con i confini amministrativi delle province lombarde e della Città metropolitana di Milano (comma 1), e possono essere «perimetrati con riferimento ai confini amministrativi delle comunità montane, anche su proposta dei comuni, al fine di migliorare la gestione del servizio idrico integrato secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità» (comma 1-bis), anche tenuto conto di alcuni parametri elencati nello stesso comma – la norma violerebbe i parametri costituzionali di cui all’art. 117, secondo comma, lettere e) e s), Cost, ponendosi «in contrasto con la disciplina nazionale e, in particolare, con i presupposti di applicazione della deroga delle dimensioni definite dalla legislazione statale» Decisione: cessata la materia del contendere
Sentenza Corte costituzionale 59/2024 – Bilancio regionale
Norme della legge della Regione Calabria 5 ottobre 2007, n. 22 (Ulteriori disposizioni di carattere ordinamentale e finanziario collegate alla manovra di assestamento del bilancio di previsione per l’anno 2007 ai sensi dell’art. 3, comma 4, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8). Ricorso promosso dalla Corte dei conti. Il ricorrente, con tre distinte ordinanze iscritte ai numeri 42, 43 e 44 del registro ordinanze 2023, ha sollevato, in riferimento agli artt. 3, 103, secondo comma, e 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione, questioni di legittimità costituzionale dell’art. 8 della legge della Regione Calabria 5 ottobre 2007, n. 22, nella parte in cui prevede che «[i] soggetti nominati o designati dalla Regione o proposti dai rappresentanti della Regione nelle assemblee [delle società partecipate dalla Regione] quali componenti degli organi di amministrazione o dei collegi sindacali delle [stesse] società sono, a tutti gli effetti, agenti contabili», che devono «rendere annualmente il conto» e che «sono assoggettati alla giurisdizione della Corte dei conti»- la disposizione censurata porrebbe l’obbligo di rendere il conto delle partecipazioni sociali in capo agli amministratori e ai sindaci della società partecipata, mentre tale responsabilità andrebbe posta in capo agli uffici regionali, perché la Regione Calabria, in qualità di proprietaria delle suddette partecipazioni, avrebbe la giuridica e concreta possibilità, esercitando i diritti del socio, di evitare che questi beni perdano di valore. Decisione: illegittimità
Sentenza Corte costituzionale 58/2024 – Bilancio regionale
Norme della legge della Regione Molise 31 dicembre 2022, n. 27 (Rendiconto generale della Regione Molise per l’esercizio finanziario 2021). Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri. La legge reg. Molise n. 27 del 2022 sarebbe costituzionalmente illegittima perché l’Allegato 30 (Relazione al Conto del Bilancio e alla gestione economico patrimoniale, contenente anche la nota informativa sugli strumenti finanziari derivati della Regione) attesterebbe di aver ripianato nel corso del 2021 una somma ritenuta insufficiente a recuperare per intero il disavanzo previsto in via definitiva alla voce «Disavanzo di amministrazione» nel bilancio di previsione per l’esercizio cui il rendiconto si riferisce - Inoltre la tardiva approvazione della legge della Regione Molise 29 dicembre 2021, n. 7 (Assestamento del bilancio di previsione 2021-2023 e modifiche di leggi regionali) non avrebbe garantito la copertura del maggiore disavanzo 2019 nel corso dell’esercizio 2021, non consentendo di assumere i necessari provvedimenti di riequilibrio - la successiva legge della Regione Molise 24 maggio 2022, n. 9 (Bilancio di previsione pluriennale per il triennio 2022-2024) non avrebbe ovviato alle irregolarità contabili degli esercizi precedenti -l’approvazione del rendiconto generale della Regione Molise per l’esercizio finanziario 2021 determinerebbe la violazione della competenza legislativa esclusiva statale nella materia «armonizzazione dei bilanci pubblici», di cui all’art. 117, secondo comma, lettera e), Cost., in relazione all’art. 50 del d.lgs. n. 118 del 2011, che reca la disciplina sulla legge di assestamento del bilancio. decisione: illegittimità
Sentenza Corte Costituzionale 57/2024 – Bilancio regionale
Norme della legge della Regione Campania 11 agosto 2005, n. 15 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Campania - Legge finanziaria regionale 2005) e art. 19 della legge della Regione Campania 30 gennaio 2008, n. 1 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Campania - Legge finanziaria 2008). Ricorsi promossi dal Tribunale ordinario di Napoli - Il rimettente premette che l’attività estrattiva da cave, nella Regione Campania, è sottoposta a tre prelievi economici, disciplinati, rispettivamente, dall’art. 18 della legge della Regione Campania 13 dicembre 1985, n. 54 (Coltivazione di cave e torbiere), dall’art. 17 della legge reg. Campania n. 15 del 2005 e dall’art. 19 della legge reg. Campania n. 1 del 2008 - il giudice a quo fa presente che Ceca srl, che esercita da decenni l’attività estrattiva nel sito ubicato in località “Fellino”, nel Comune di Roccarainola (NA), ha agito in giudizio contro la Regione Campania per ottenere, tra l’altro, la restituzione delle somme corrisposte, a titolo di acconto sui contributi, ai sensi di cui all’art. 17 della legge reg. Campania n. 15 del 2005 e all’art. 19 della legge reg. Campania n. 1 del 2008 - Sostiene inoltre, quanto alla rilevanza della questione, che Ceca srl ha interesse ad agire in giudizio al fine di ottenere una pronuncia che attesti la non debenza dei contributi richiesti dalla Regione, e ciò anche al fine di recuperare l’acconto versato con riserva di ripetizione. Decisione: inammissibilità – illegittimità – non fondatezza
Sentenza Corte Costituzionale 39/2024 - bilancio regionale
Norme della legge della Regione Molise 29 dicembre 2021, n. 6 (Rendiconto generale della Regione Molise per l’esercizio finanziario 2020) e della legge della Regione Molise 29 dicembre 2021, n. 7 (Assestamento del bilancio di previsione 2021-2023 e modifiche di leggi regionali) - Ricorso promosso dalla Corte dei Conti - il rimettente premette che, nel corso del giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Molise per l’esercizio 2021, riscontrava la non correttezza del saldo negativo iniziale, sul quale si sono sviluppate le scritture di competenza del 2021, rispetto al valore che detto saldo avrebbe dovuto assumere - il giudice a quo osserva che l’approvazione del rendiconto in contrasto con la reale situazione finanziaria ed economico-patrimoniale della Regione al 31 dicembre 2020 non avrebbe consentito una corretta attività di programmazione di bilancio per il successivo esercizio 2021 - la non corretta rappresentazione della situazione finanziaria regionale, risultante dalla marcata sottovalutazione del cospicuo disavanzo, determinerebbe l’illegittimità costituzionale anche della legge di assestamento del bilancio regionale, in ragione della connessa sottostima delle quote di disavanzo da applicare al 2021 e del conseguente indebito ampliamento della spesa. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 31/2024- competenza legislativa regionale
Norme del decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, recante «Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonché per l’attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune», convertito, con modificazioni, nella legge 21 aprile 2023, n. 41 - Ricorso promosso dalla Regione Puglia - la disposizione è impugnata nella parte in cui prevede, per assicurare la tempestiva realizzazione degli interventi necessari ai XX Giochi del Mediterraneo, la nomina di un commissario straordinario con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il PNRR, di concerto con il Ministro per lo sport e i giovani e con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentito il Presidente della Regione Puglia, anziché d’intesa con la Regione Puglia o comunque attraverso un adeguato coinvolgimento collaborativo della Regione - i poteri del commissario insisterebbero, secondo il ricorrente, su ambiti materiali di competenza legislativa regionale, concorrente e residuale. Decisione: illegittimità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 27/2024 - tributi regionali
Norme della legge 29 dicembre 2022, n. 197 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025) - Ricorso promosso dalla Regione autonoma Valle d’Aosta - le disposizioni impugnate introducono una nuova e distinta tipologia di entrata - il primo profilo di ricorso si fonda sull’assunto secondo cui alla Regione spetterebbe il gettito di tutte le imposte erariali sul reddito delle persone giuridiche (nonché le relative addizionali e imposte sostitutive) percette nel territorio regionale - il secondo motivo di ricorso riguarda la violazione del principio di leale collaborazione, che si rifletterebbe sulla lesione della particolare autonomia finanziaria e organizzativa riconosciuta alla Regione autonoma Valle d’Aosta. Decisione: inammissibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 2/2024 - rifiuti
Norme della legge della Regione Lazio 9 luglio 1998, n. 27 (Disciplina regionale della gestione dei rifiuti) - Ricorso promosso da TAR Lazio - la norma censurata delega alle province alcune funzioni amministrative in materia di gestione dei rifiuti: approvazione dei progetti degli impianti per la gestione dei rifiuti e dei progetti di varianti sostanziali in corso di esercizio; autorizzazione relativa alla realizzazione degli impianti e delle varianti; autorizzazione all’esercizio delle attività di smaltimento e di recupero dei rifiuti, delle attività di raccolta, trasporto, stoccaggio, condizionamento e utilizzazione dei fanghi in agricoltura e di raccolta e di eliminazione degli olii usati. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 1/2024 - bilancio regionale
Norme della legge della Regione Siciliana 3 maggio 2001, n. 6 (Disposizioni programmatiche e finanziarie per l’anno 2001), come sostituito dall’art. 58, comma 2, della legge della Regione Siciliana 7 maggio 2015, n. 9 (Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2015. Legge di stabilità regionale) - Ricorso promosso dalla Corte dei Conti per la Regione Siciliana - la disposizione censurata dispone l’assegnazione all’Agenzia regionale per la protezione ambientale siciliana di una quota di finanziamento ordinario annuale delle risorse del Fondo sanitario regionale per svolgere attività tecniche istituzionali e di controllo obbligatorie. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 224/2023 - bilancio comunale
Norme del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133 (Misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive), convertito, con modificazioni, nella legge 11 novembre 2014, n. 164 e dell’art. 53, comma 4, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 (Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia), convertito, con modificazioni, nella legge 13 ottobre 2020, n. 126 - Ricorso promosso dalla Corte dei Conti per il Lazio - impiego di risorse del fondo di rotazione a titolo di copertura di nuove spese, considerando le erogazioni alla stregua di un mutuo- copertura debiti fuori bilancio e miglioramento del risultato di amministrazione. Decisione: illegittimità - inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 206/2023 - sistema tributario
Norme della legge della Regione Veneto 23 dicembre 2022, n. 30 (Legge di stabilità regionale 2023) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - la disposizione modifica la disciplina del riversamento diretto dei proventi dell’IRAP e dell’addizionale regionale all’IRPEF derivanti dal controllo fiscale - in particolare, la norma prevede che, tra i proventi derivanti da attività di controllo, liquidazione e accertamento con adesione, oggetto di riversamento diretto in uno specifico conto corrente acceso presso la tesoreria regionale, sarebbero inclusi anche quelli derivanti da ravvedimento operoso indotto dall’attività di controllo da parte degli organi dell’amministrazione finanziaria. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 203/2023 - scioglimento anticipato Consiglio regionale
Norme della legge della Regione Puglia 29 dicembre 2022, n. 32, recante «Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2023 e Bilancio pluriennale 2023-2025 della Regione Puglia (legge di stabilità regionale 2023) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - scioglimento anticipato del Consiglio regionale, decorrenza e mancata previsione di un termine per la presa d'atto e indizione di nuove elezioni - principio simul stabunt simul cadent. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 193/2023 - competenza legislativa
Norme della legge 15 luglio 2022, n. 106 (Delega al Governo e altre disposizioni in materia di spettacolo) - Giudizi promossi dalle Regioni Campania, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Piemonte - viene lamentata l’invasione, da parte del legislatore statale, della competenza legislativa primaria sullo spettacolo - viene contensato il mancato coinvolgimento della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, in una materia affidata alla potestà legislativa concorrente, attraverso l’intesa in luogo del parere - viene cautelativamente impugnata la disposizione che affida a decreto ministeriale le modalità operative di realizzazione e funzionamento del Sistema nazionale - viene contestato l'utilizzo del verbo “concorrere” con riferimento al ruolo delle regioni nell’attuazione dei principi fondamentali - è, inoltre, impugnata la disposizione disciplinante l’assetto organizzativo che deve caratterizzare la funzione di amministrazione attiva per la promozione e il sostegno delle attività dello spettacolo. Decisione: illegittimità - inammissibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 176/2023 - sanità
Norme della legge della Regione Abruzzo 22 agosto 2022, n. 24 (Disposizioni contabili per la gestione del bilancio 2022/2024, modifiche alle leggi regionali 9/2022, 10/2022 e 11/2022 in attuazione del principio di leale collaborazione ed ulteriori disposizioni urgenti ed indifferibili) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - misure di assistenza supplementari rispetto ai livelli essenzioli di assistenza garantiti dal Servizio sanitario nazionale - Piano di rientro dal disavanzo sanitario - erogazione di un emolumento economico aggiuntivo al personale impiegato nelle Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona per le attività di contrasto all’emergenza epidemiologica da Covid-19 - riconoscimento di un contributo alle Residenze protette private accreditate e contrattualizzate, al fine di ampliare le attività di rilevamento dei contagi da SARS-CoV-2 nel territorio regionale. Decisione: illegittimità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 160/2023 - sussidiarietà
Norme della legge della Regione Lombardia 27 dicembre 2006, n. 30, recante «Disposizioni legislative per l’attuazione del documento di programmazione economico-finanziaria regionale, ai sensi dell’articolo 9-ter della legge regionale 31 marzo 1978, n. 34 (Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione) - collegato 2007» - Ricorso promosso da TAR Lombardia - la norma censurata attribuisce alle amministrazioni comunali funzioni amministrative in materia di bonifica dei siti inquinati. Decisione: illegittimità.
Sentenze Corte Costituzionale 138/2023 - delegificazione
Norme della legge della Regione Campania 6 agosto 2020 (recte: 2010), n. 8 (Norme per garantire l’efficienza e l’efficacia dell’organizzazione della Giunta regionale e delle nomine di competenza del Consiglio regionale) - Ricorso promosso dal Consiglio di Stato - la disposizione censurata autorizza la delegificazione dell’ordinamento amministrativo della Giunta regionale, prevedendo che la stessa Giunta regionale possa adottare il necessario regolamento - la legge regionale di autorizzazione deve indicare con specificità le norme legislative vigenti destinate all’abrogazione. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 127/2023 - professioni
Norme della legge della Regione Molise 10 giugno 2022, n. 10 (Istituzione dell’Albo unico degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - le disposizioni impugnate disciplinano l’attività svolta dall’assistente per l’autonomia e la comunicazione degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali - l’AAC svolge la funzione di facilitare la comunicazione dello studente disabile con i soggetti che interagiscono con lui. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 122/2023 - bilancio regionale
Norme della legge della Regione Molise 4 agosto 2022, n. 18, recante «Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e), del d.lgs. 23/06/2011, n. 118 e ss.mm.ii. Ditte TPL extraurbano – altre fatture 2020», e degli artt. 1 e 2 della legge della Regione Molise 4 agosto 2022, n. 19, recante «Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e), del d.lgs. 23/06/2011, n. 118 e ss.mm.ii. Ditte TPL extraurbano» - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - le norme censurate riconoscono la legittimità di debiti fuori bilancio relativi al pagamento di fatture in favore di aziende del trasporto extra-urbano, provvedendo a darvi copertura senza indicazione del bilancio a cui tali spese sono imputate. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 118/2023 - bilancio regionale
Norme della legge della Regione Molise 4 agosto 2022, n. 15, recante «Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e ss.mm.ii., derivante dal servizio fonia e connettività reso da Fastweb S.P.A. nell’anno 2020» - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio della Regione - principio dell’annualità del bilancio. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 115/2023 - aree protette
Norme della legge della Regione Liguria 15 luglio 2022, n. 7, recante «Modifiche alla legge regionale 29 dicembre 2021, n. 22 (Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2022 (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2022-2024)) e altre disposizioni di adeguamento» - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - la disposizione impugnata definisce una nuova perimetrazione dei parchi naturali regionali delle Alpi Liguri, dell’Antola, dell’Aveto e del Beigua, con conseguente esclusione di alcune zone dalle aree protette - le impugnate modifiche delle superfici dei quattro parchi naturali regionali hanno comportato: un aumento della superficie del Parco delle Alpi Liguri di 58,55 ettari; una riduzione della superficie del Parco dell’Antola di 15,47 ettari; una riduzione della superficie del Parco dell’Aveto di 21,76 ettari; un aumento della superficie del Parco del Beigua di 79,28 ettari - coinvolgimento degli enti locali interessati e delle comunità locali - copianificazione del piano paesaggistico regionale. Decisione: non fondatezza.