Ordinanza 224/2017 (ECLI:IT:COST:2017:224)
Giudizio: GIUDIZIO DI LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE IN VIA PRINCIPALE
Presidente: GROSSI - Redattore: BARBERA
Camera di Consiglio del 27/09/2017;    Decisione  del 27/09/2017
Deposito del 25/10/2017;   Pubblicazione in G. U. 02/11/2017  n. 44
Norme impugnate: Art. 2, c. 1° e 3°, della legge della Regione Lombardia 01/10/2014, n. 27.
Massime:  39569 
Massime:  39569 
Atti decisi: ric. 89/2014

Massima n. 39569
Titolo
Miniere cave e torbiere - Norme della Regione Lombardia - Disciplina delle Attività estrattive di cava in adempimento di obblighi nei confronti dell'Unione europea - Ricorso del Governo - Successiva rinuncia accettata dalla controparte costituita in giudizio - Estinzione del processo.

Testo

È dichiarato estinto - per rinuncia al ricorso accettata dalla Regione costituita in giudizio - il processo relativo alla questione di legittimità costituzionale dell'art. 2, commi 1 e 3, della legge reg. Lombardia n. 27 del 2014, promossa dal Governo in riferimento all'art. 117, primo e secondo comma, lett. s), Cost., in relazione agli artt. 6, 13, 14, 15, 16 e 17 del d.lgs. n. 152 del 2006 e alla direttiva n. 2001/42/CE del 2001. (Nella specie, la rinuncia è motivata da satisfattiva modifica della norma impugnata).

Nei giudizi di legittimità costituzionale in via principale la rinuncia al ricorso, accettata dalla resistente costituita, determina l'estinzione dei processi ai sensi dell'art. 23 delle Norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale. (Precedenti citati: sentenze n. 107 del 2017 e n. 189 del 2016; ordinanze n. 186 del 2017, n. 78 del 2017 e n. 93 del 2015).

Atti oggetto del giudizio
legge della Regione Lombardia  01/10/2014  n. 27  art. 2  co. 1
legge della Regione Lombardia  01/10/2014  n. 27  art. 2  co. 3

Parametri costituzionali
Costituzione  art. 117  co. 1
Costituzione  art. 117  co. 2

Altri parametri e norme interposte
decreto legislativo  03/04/2006  n. false  art. 6
decreto legislativo  03/04/2006  n. false  art. 13
decreto legislativo  03/04/2006  n. false  art. 14
decreto legislativo  03/04/2006  n. false  art. 15
decreto legislativo  03/04/2006  n. false  art. 16
decreto legislativo  03/04/2006  n. false  art. 17
direttiva CE  27/06/2001  n. false
norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale (7/10/2008)  art. 23


Pronuncia

ORDINANZA N. 224

ANNO 2017


REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE COSTITUZIONALE

composta dai signori: Presidente: Paolo GROSSI; Giudici : Giorgio LATTANZI, Aldo CAROSI, Marta CARTABIA, Mario Rosario MORELLI, Giancarlo CORAGGIO, Giuliano AMATO, Silvana SCIARRA, Daria de PRETIS, Nicolò ZANON, Augusto Antonio BARBERA, Giulio PROSPERETTI,


ha pronunciato la seguente

ORDINANZA

nel giudizio di legittimità costituzionale dell’art. 2, commi 1 e 3, della legge della Regione Lombardia 1° ottobre 2014, n. 27 (Adempimenti derivanti dagli obblighi nei confronti dell’Unione Europea relativi alle attività estrattive di cava), promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri con ricorso notificato il 28 novembre - 1° dicembre 2014, depositato in cancelleria il 2 dicembre 2014 ed iscritto al n. 89 del registro ricorsi 2014.

Visto l’atto di costituzione della Regione Lombardia;

udito nella camera di consiglio del 27 settembre 2017 il Giudice relatore Augusto Antonio Barbera.


Ritenuto che, con ricorso notificato il 28 novembre - 1° dicembre 2014, depositato in cancelleria il 2 dicembre 2014, il Presidente del Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato, ha impugnato l’art. 2, commi 1 e 3, della legge della Regione Lombardia 1 ottobre 2014, n. 27 (Adempimenti derivanti dagli obblighi nei confronti dell’Unione Europea relativi alle attività estrattive di cava), in riferimento all’art. 117, primo comma e secondo comma, lettera s), della Costituzione;

che, ad avviso del ricorrente, le disposizioni censurate dovevano ritenersi in contrasto con gli articoli 6, 13, 14, 15, 16 e 17 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 (Norme in materia ambientale) nonché con la direttiva del 27 giugno 2001 n. 2001/42/CE (Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente);

che si è costituita in giudizio la Regione Lombardia, chiedendo la declaratoria di inammissibilità del ricorso o, in subordine, la reiezione dello stesso per infondatezza;

che in data 4 agosto 2015, la Regione resistente ha depositato una memoria con la quale ha chiesto dichiararsi cessata la materia del contendere a seguito dell’emanazione della legge della Regione Lombardia 8 aprile 2015 n. 8 (Legge europea regionale 2015. Disposizioni per l’adempimento degli obblighi della Regione Lombardia derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea), il cui art. 2 ha abrogato il comma 3 dell’art. 2 oggetto di censure e ha modificato il tenore del comma 1 dello stesso articolo in termini tali, ad avviso della resistente, da neutralizzare i rilievi di illegittimità costituzionale sollevati dal Governo;

che con atto depositato il 4 gennaio 2017 e notificato il 5 gennaio 2017, il Governo ricorrente, vista la deliberazione assunta dal Consiglio dei ministri in data 23 dicembre del 2016, ha dichiarato di rinunciare al ricorso in ragione della rilevata sopravvenienza normativa;

che con deliberazione assunta dalla Giunta regionale della Lombardia nella seduta del 13 febbraio 2017, depositata il 1 marzo 2017, la Regione resistente ha dichiarato di accettare la rinuncia al ricorso.

Considerato che nei giudizi di legittimità costituzionale in via principale la rinuncia al ricorso, accettata dalla resistente costituita, determina l’estinzione dei processi ai sensi dell’art. 23 delle norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale (ex plurimis, sentenze n. 107 del 2017 e n. 189 del 2016; ordinanze n. 186 e n. 78 del 2017; n. 93 del 2015).


per questi motivi

LA CORTE COSTITUZIONALE

dichiara estinto il giudizio.

Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 27 settembre 2017.

F.to:

Paolo GROSSI, Presidente

Augusto Antonio BARBERA, Redattore

Roberto MILANA, Cancelliere

Depositata in Cancelleria il 25 ottobre 2017.

Il Direttore della Cancelleria

F.to: Roberto MILANA