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Politiche energetiche e sviluppo: una transizione “giusta” è ancora possibile?

Il secondo Barometro eco-sociale curato da Percorsi di secondo welfare per Fondazione Lottomatica, proseguendo sulla strada tracciata nella prima edizione, esamina le sfide e le opportunità della transizione energetica focalizzandosi sugli impatti sociali ed economici di questo delicato processo. Lo fa prendendo in considerazione un contesto internazionale in continuo e rapido mutamento dopo il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, che tra le altre cose sembra mettere in discussione l’impegno a contrastare il cambiamento climatico che l’Unione Europea considerava prioritario per tutelare il proprio modello di economia e di società.

Scritto da Maurizio Ferrera, Docente dell’Università degli Studi di Milano e Scientific Supervisor di Percorsi di secondo welfare, il Barometro eco-sociale analizza se e come in questo complesso contesto sia ancora possibile una transizione “giusta” verso un modello sostenibile che non lasci indietro nessuno. Per farlo, la ricerca raccoglie i pareri degli esperti e le risposte di cittadini italiani ed europei, mettendo in evidenza la crescente consapevolezza delle problematiche ambientali ma anche le resistenze sociali legate ai costi della transizione.


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Priorità e prospettive per una protezione eco-sociale adattiva

Il secondo Barometro eco-sociale fornisce una panoramica delle opinioni di cittadini ed esperti, con particolare attenzione alle dinamiche sociali e politiche che emergono in relazione al cosiddetto Green Deal. Attraverso sondaggi e indagini condotte in diversi Paesi dell’Unione Europea, tra cui l’Italia, il report evidenza le preoccupazioni per il cambiamento climatico, ma anche per le politiche “verdi” che dovrebbero permettere di affrontarlo. In questo quadro è ribadita l’importanza di compensare i gruppi vulnerabili che potrebbero essere penalizzati, anche per evitare rischi di “rivolte sociali”, e propone soluzioni per una protezione eco-sociale adattiva, in grado di rispondere alle necessità emergenti.

Alla luce di questi elementi, il Barometro eco-sociale evidenzia le crescenti difficoltà endogene nell’implementazione del cosiddetto Green Deal, soprattutto in Italia dove appare necessario un deciso rafforzamento delle capacità istituzionali per definire un’agenda di interventi coerente con le istanze di giustizia eco-sociale espresse dalla popolazione. Una sfida resa ancora più complessa dalle spinte esogene che arrivano dagli Stati Uniti, che al momento sembrano minare gli storici rapporti transatlantici con conseguenze (anche) sulla dimensione ambientale.

Secondo Ferrera, ci troviamo in un momento di passaggio cruciale in cui l’Europa deve trovare la forza per rilanciarsi con una propria strategia fondata su competitività, protezione sociale e transizione energetica. Una sfida ambiziosa, ma necessaria per modernizzare il modello economico e sociale europeo e non soccombere agli effetti destabilizzanti delle attuali scelte statunitensi.

Struttura del Report

Dopo un’introduzione sulle sfide della transizione energetica “giusta” a livello europeo alla luce dei mutamenti internazionali, il secondo Barometro eco-sociale riportare il parere di alcuni esperti raccolti dall’Institute for European Environmental Policy in merito alle politiche di transizione energetica. Sono quindi analizzati i dati del sondaggio Eurobarometro 2024 sulla percezione dei cittadini in merito ai cambiamenti climatici e alle politiche verdi e di un sondaggio IPSOS-Paribas sulla percezione pubblica riguardo la giustizia della transizione energetica, con dati sull’impatto socio-economico sui diversi gruppi sociali. Segue un sondaggio dell’Università di Milano che offre una panoramica sui punti di vista dei cittadini riguardo alle politiche di sostenibilità. La seconda parte del documento analizza le preoccupazioni delle categorie più vulnerabili durante la transizione – e i relativi rischi di “rivolte sociali” – e avanza alcune proposte per una protezione sociale adattiva capace di migliorare i processi per la definizione delle politiche pubbliche. Nelle conclusioni Maurizio Ferrera propone alcune riflessioni su come le sfide della transizione energetica possano essere affrontate con successo in Italia, anche alla luce dei nuovi rapporti che vanno delineandosi tra Stati Uniti e Europa.


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