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indireinforma

8 Agosto 2022

Impatto della pandemia sulla didattica, pubblicato il report integrativo INDIRE

di Redazione

È disponibile online l’indagine INDIRE “Impatto della pandemia sulle pratiche didattiche e organizzative delle scuole italiane nell’anno scolastico 2020/21”.

Il lavoro è l’integrazione del precedente report uscito lo scorso febbraio nel quale si restituivano i primi risultati di un’indagine a campione condotta nel periodo marzo-giugno 2021 sui docenti di scuola primaria e secondaria. Indagine che a sua volta si inseriva in un percorso di ricerca avviato da INDIRE già durante il lockdown della primavera 2020, quando la sospensione delle attività scolastiche in presenza, e la conseguente attivazione della didattica a distanza, avevano dato vita a una situazione inedita che richiedeva con urgenza di essere letta e interpretata. I risultati di quella prima indagine del 2020 furono pubblicati in due report pubblicati a luglio e a dicembre di quell’anno.

La pandemia è stata senza dubbio un grande campo di sperimentazione per la scuola. Un’occasione per ridefinirne alcuni aspetti, da quelli strettamente didattici a quelli organizzativi, dalle relazioni con le famiglie e il territorio a quelle con i contenuti e il modo di fruirli. Ed è proprio su tali aspetti che si concentra questo nuovo report, tenendo conto soprattutto di quelli che lasciano intravedere un potenziale trasformativo per il dopo-Covid.

Nel rapporto appena pubblicato si identificano una decina di trend che toccano aspetti diversi, dalla didattica alla valutazione, dal benessere degli studenti alla relazione con il “fuori”, dalla formazione dei docenti a nuove forme di produzione dei contenuti, fino all’utilizzo delle piattaforme tecnologiche “all in one” e alle nuove forme di collaborazione all’interno della scuola e con gli enti locali.

Temi che, come si legge nella prefazione, rappresentano delle buone notizie sulla scuola in pandemia, accanto a quelle meno buone e alle “criticità che hanno avuto ampia risonanza nei media e che sono state confermate anche da alcune indagini condotte nello stesso periodo: da un calo generalizzato dei livelli di apprendimento e di partecipazione attiva degli studenti alla scarsità di tecnologie e – soprattutto – di spazi domestici adeguati”.

L’indagine è stata svolta da INDIRE tramite un questionario somministrato nel periodo marzo-giugno 2021 e ha coinvolto un campione statisticamente rappresentativo di scuole statali primarie, di primo e di secondo grado. Hanno risposto 2.546 docenti (1.994 femmine e 552 maschi) così distribuiti per ordine di scuola: il 26,8% appartenente alla scuola primaria, il 20,3% alla scuola secondaria di primo grado e il restante 52,9% alla scuola secondaria di secondo grado. La maggior parte dei docenti (38%) ha un’età compresa tra i 44 e i 54 anni, seguono i docenti che hanno 55 anni e oltre (33,2%), e, infine, i docenti che hanno al massimo 43 anni (28,8%).

 

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