Edilizia scolastica e territorio: dove sono i maggiori bisogni?| CDP

Edilizia scolastica e territorio: dove sono i maggiori bisogni?

Qual è la condizione degli edifici che ospitano le nostre scuole pubbliche? Quali sono le carenze più diffuse? E quante somme stanzia il PNRR per la riqualificazione e la messa in sicurezza di questi edifici? Questi gli interrogativi al centro del nuovo brief di CDP Think Tank.

Il documento studia la dotazione strutturale delle scuole italiane soffermandosi, in particolare, sulla presenza di impianti di riscaldamento, di accorgimenti per superare le barriere architettoniche, di accorgimenti per la riduzione dei consumi energetici e di progettazione antisismica.

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  • Il PNRR destina 5,4 miliardi di euro all’edilizia scolastica, di cui: 3,9 mld per la riqualificazione del patrimonio edilizio, 0,8 mld per la costruzione di scuole nuove e 0,7 mld per il potenziamento di mense e palestre. Queste somme si aggiungeranno ai massicci interventi realizzati negli anni recenti: nel periodo 2013-2018, infatti, erano già stati stanziati oltre 10 mld (più del totale cumulato nei 20 anni precedenti).
  • Sostenibilità ambientale, sicurezza e adeguatezza strutturale degli edifici scolastici contribuiscono a contrastare la dispersione scolastica e a garantire un’offerta didattica di qualità, fattori primari per lo sviluppo del capitale umano e per la riduzione delle diseguaglianze sociali ed economiche.
  • Indagata attraverso quattro dimensioni (barriere architettoniche, consumi energetici, riscaldamento e progettazione antisismica), l’attuale dotazione infrastrutturale scolastica mostra che:
    1. In media, i singoli edifici scolastici italiani hanno una sola delle quattro criticità analizzate.
    2. Tuttavia, il 15% degli edifici risulta carente in almeno due dimensioni su quattro.
    3. Le criticità maggiori si concentrano nel Mezzogiorno e riguardano l’assenza di accorgimenti per la riduzione dei consumi energetici.
    4. La situazione è particolarmente critica in Calabria e Sicilia in cui si concentrano i 32 edifici scolastici con carenze strutturali in tutte e quattro le dimensioni.
    5. In media, risultano maggiormente caratterizzati da carenze gli edifici delle aree più periferiche e dei comuni con una situazione finanziaria più critica.
  • I futuri interventi dovranno tenere in considerazione quattro fattori:
    • la riduzione della popolazione scolastica
    • l’evoluzione delle esigenze didattiche
    • la sostenibilità ambientale
    • la ricerca di un riequilibrio dei divari sociali e territoriali.
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