Cultura. Presentazione in Assemblea del docufiction sulla figura di Morgagni, oltre a progetto Ausl Romagna Cultura/ foto

Il presidente della commissione Politiche per la salute Zoffoli ha sottolineato l’originalità del progetto: “Può essere un modello”. Ravaioli (Pd) ha parlato di “un percorso di valorizzazione del patrimonio culturale del nostro territorio”

25/02/2019 13:36

Presentata in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, in seduta congiunta con la commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità, presieduta da Giuseppe Paruolo, il docufiction “Sua Maestà Anatomica” sulla figura di Giovanni Battista Morgagni. Nella stessa seduta è stato presentato anche il progetto “Ausl Romagna Cultura”.

Morgagni, ha evidenziato la coordinatrice della comunicazione del gruppo Ausl Romagna Cultura Tiziana Rambelli, “è stato un patologo forlivese, vissuto tra il Seicento e il Settecento nato nel 1682 e morto nel 1771, che ha rivoluzionato la medicina: è il fondatore della patologia moderna”. Lo storico della medicina Francesco Puccinotti, ha poi aggiunto la relatrice, “scrisse di Morgagni che ‘se tutte le scoperte anatomiche fatte da lui dovessero portare il suo nome, forse un terzo delle parti del corpo umano avrebbero il suo nome’”. Il docufiction, ha spiegato infine Rambelli, “nasce da un’idea del gruppo Ausl Romagna Cultura, gruppo che ha come obiettivi la valorizzazione del patrimonio artistico, documentale e archivistico dell’Ausl, la diffusione della conoscenza delle figure dei grandi medici della Romagna e la realizzazione di iniziative di divulgazione scientifica e culturale”.

Il docufiction è stato girato dal regista Cristiano Barbarossa, l’attore protagonista è Riccardo Mei.

Luca Saragoni, anatomopatologo dell’ospedale di Forlì, e Mirko Traversari, antropologo fisico dell’Università degli studi di Bologna (sede di Ravenna), sempre sulla figura del Morgagni, hanno spiegato quelle che sono state le “innovazioni rivoluzionarie introdotte da questo medico, anatomista e patologo in un’epoca difficile come il Settecento”.

Pierdomenico Lonzi, della direzione generale dell’Ausl Romagna, ha invece illustrato il progetto aziendale CURA (Corporate Academy dell’Ausl Romagna) che ha l’obiettivo di realizzare una nuova identità aziendale. Vogliamo, ha rimarcato Lonzi, “integrare saperi, culture, patrimonio e professionalità”. Uno dei settori trainanti del progetto CURA è Ausl Romagna Cultura.

È poi intervenuta Sonia Muzzarelli, responsabile del patrimonio storico artistico archivistico dell’Ausl Romagna, che ha parlato di obiettivi, come quello primario “di mettere in sicurezza questo importante patrimonio, cercando di renderlo il più possibile fruibile”.

La consigliera Valentina Ravaioli (Pd) ha parlato di “un percorso di valorizzazione del patrimonio culturale del nostro territorio finalizzato a renderlo fruibile a una platea sempre più ampia di cittadini”. Con attenzione particolare, ha aggiunto, “ai più giovani: una sfida ambiziosa e necessaria, in particolare in un momento storico caratterizzato da un pericoloso oscurantismo di ritorno nei confronti della scienza”.

In conclusione, il presidente Zoffoli ha ribadito l’originalità del progetto: “Può essere un modello”. Ha poi sottolineato l’importanza di “fare crescere la conoscenza e il valore del territorio attraverso una rete di collaborazioni fra le quali, come in questo caso, quella tesa alla valorizzazione del patrimonio e del lavoro dell’Ausl”.

(Cristian Casali)

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