Agroalimentare. In Commissione Politiche economiche inizia l’iter della nuova legge che tutelerà l’ape del nostro territorio

Serri (Pd): “Un pdl che aiuterà a preservare dal rischio ibridazione l’ecotipo emiliano-romagnolo”. Rancan (Ln): “Importante tutelare la ligustica”. Dubbi di Piccinini (M5s) su efficacia del provvedimento

08/01/2019 13:47

Illustrato oggi in Commissione politiche economiche il progetto di legge che regolerà lo sviluppo, l’esercizio e la tutela dell’apicoltura in Emilia-Romagna. Undici articoli nati dopo “un iter lungo un anno che ha coinvolto le associazioni apistiche e realtà del settore”, specifica la relatrice di maggioranza del pdl, Luciana Serri (Pd), e che vogliono anche rispondere alla risoluzione del Parlamento europeo sulle nuove sfide e prospettive dell’apicoltura. L’ultima legge regionale sul tema risale al 1988, ma il quadro normativo si è evoluto negli anni e sono state introdotte nuove definizioni come quella dell’“apicoltore” e del “produttore apistico”. Il pdl regionale vuole migliorare le conoscenze sotto il profilo produttivo e sanitario, per cui, oltre alla norma comunitaria del “pacchetto igiene”, è stata istituita la Banca dati apistica e il Tavolo apistico regionale. Tra gli obiettivi, oltre a promuovere l’apicoltura, adottare misure di difesa igienico-sanitarie e contrastare il fenomeno di spopolamento degli alveari e di moria delle api, quello di “tutelare la popolazione apistica e la biodiversità delle specie”. Spiega Serri: “Si vuole preservare dal rischio ibridazione l’ecotipo emiliano-romagnolo della sottospecie Apis mellifera ligustica– più comunemente detta ape italiana- sia per esigenze ecologiche che economiche”. L’articolo 7 stabilisce infatti limiti per quanto riguarda la selezione e moltiplicazione di api regine di sottospecie diverse dall’ape ligustica. Per questo, nel progetto di legge si chiariscono anche le attività di controllo, vigilanza e sanzioni che verranno attuate.

Il relatore di minoranza Matteo Rancan (Lega Nord) si mostra per ora soddisfatto, sottolineando l’importanza della tutela dell’ape ligustica del nostro territorio. Si dice invece preoccupata la consigliera Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) secondo la quale la legge sarebbe “un’occasione persa”, “un passo indietro” rispetto alla precedente normativa regionale. “Prima era vietato l’allevamento di api diverse da quella ligustica; ora vengono poste solo limitazioni, come sarà possibile effettuare controlli?” chiede.

Le risponde l’assessore Simona Caselli: “Non possiamo porre divieti perché per la legge nazionale non ci possono essere in materia di allevamenti, e non vogliamo entrare in contrasto con una norma superiore”. Chiarisce il tecnico della Giunta: “Siamo comunque riusciti ad andare verso l’obiettivo di tutela della ligustica, con il divieto di introduzione di api diverse sia per chi viene dall’estero sia per chi deve acquistare”. Per fare poi un serio lavoro di miglioramento genetico delle api, continua, “sono state introdotte la zona di rispetto e di conservazione”.

E a Giulia Gibertoni (Movimento 5 stelle) che chiede chiarimenti sull’alimentazione delle api e l’edulcorazione del miele, Luciana Serri preannuncia che, insieme all’udienza conoscitiva, è in programma anche una seduta specifica per approfondire la parte di carattere sanitario.

(Francesca Mezzadri)

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