Regione. Avviato iter su nuove disposizioni in materia di organizzazione

L’obiettivo del provvedimento è quello di assicurare la continuità dei servizi pubblici erogati e l’efficienza e l’economicità dell’attività amministrativa, oltre a contrastare il precariato.

02/04/2019 18:19

L’obiettivo è quello di assicurare la continuità dei servizi pubblici erogati e l’efficienza e l’economicità dell’attività amministrativa, consentendo l’utilizzo delle graduatorie aperte (a prescindere dai posti messi a concorso) per nuove assunzioni nell’amministrazione regionale e negli organismi collegati (in coerenza con i piani triennali del fabbisogno del personale).

In commissione Bilancio, affari generali e istituzionali è stato avviato l’iter sulle nuove disposizioni della giunta regionale in materia di organizzazione.

Inoltre, nel documento è prevista, per contrastare il precariato, una perimetrazione della platea di coloro (assunti anche in forma cumulativa tra diverse forme di lavoro flessibile presso l’amministrazione regionale o la struttura commissariale per le esigenze del sisma del 2012) che potranno partecipare con riserva alle procedure concorsuali attivate dalla Regione Emilia-Romagna. Garantendo così la possibilità di maturare il requisito dei tre anni di servizio anche a chi ha operato nella struttura commissariale.

Relativamente alle strutture speciali, invece, vengono eliminati per il personale di ruolo assegnato (già in possesso dei requisiti) i vincoli, collegati al titolo di studio, per l’accesso alle categorie giuridiche B, C e D

Da AltraER è stato chiesto di “non penalizzare i lavoratori già oggi più sfruttati, come quelli assunti attraverso le agenzie interinali”.

Da Cinquestelle e Fdi è stato richiesto di “chiarire il reale fabbisogno dell’amministrazione”. Inoltre, i pentastellati, hanno chiesto, sul tema dei concorsi, di “non penalizzare gli interni”.

Dal Misto-Mns la sollecitazione è invece quella di “sentire, in questa fase, anche le organizzazioni sindacali del comparto”.

(Cristian Casali)

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