Regione. Piano dismissioni patrimonio non strategico: 10 milioni in tre anni dalla vendita di immobili e terreni

Presentato in commissione Bilancio il Piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio non strategico della Regione. Previste entrate per circa 10 milioni nel triennio 2019-2021 e risparmi su affitti per 2 milioni. Interventi di Calvano (Pd) e Bertani (M5s)

26/11/2018 16:10

Informativa in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, riguardante il “Piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio non strategico della Regione Emilia-Romagna”, nell’ambito del quale sono stati individuati tutti i beni immobili di proprietà dell’Ente non più utilizzabili per fini istituzionali e, pertanto, non strategici, che la Giunta intende vendere.

Contenuto. Il Piano è suddiviso in tre sezioni: “Immobili ricompresi nel progetto Fondi Immobiliari”, cioè 8 immobili che saranno conferiti a un fondo immobiliare; “Immobili da dismettere con procedure ordinarie”, cioè immobili e terreni che saranno venduti tramite gara o affittati; “Immobili ricompresi nel progetto valorizzazione aree gestione Ferrovie Emilia-Romagna (Fer)”, vale a dire immobili di Fer non più utilizzati che saranno venduti da Fer stessa. Il valore complessivo delle dismissioni è stimato, in modo prudenziale, in circa 10 milioni nel triennio 2019-2021 (6 milioni nel 2019 e 2 milioni nel 2020 e nel 2021). Nello stesso triennio, il piano di razionalizzazione degli spazi si stima porti a un risparmio sulle locazioni passive pari a circa 2 milioni, a cui si aggiungeranno i risparmi sulle spese di gestione.

In sede di dibattito, Paolo Calvano (Pd), nell’esprimere soddisfazione per un Piano che attraverso la vendita di immobili e terreni intende valorizzare il patrimonio regionale anche a beneficio dei territori provinciali e comunali, ha domandato quando inizieranno le procedure di vendita e come si debba comportare un Comune eventualmente interessato a uno dei beni in vendita o in affitto. I tecnici della Regione gli hanno risposto che il Piano di dismissioni sarà operativo da febbraio 2019 e che, in caso di interesse, un Comune può proporre alla Giunta regionale, prima dell’approvazione del Piano, uno stralcio del bene e proporne una gestione in convenzione.

Andrea Bertani (M5s) ha chiesto chiarimenti in merito agli edifici che saranno conferiti al fondo immobiliare e alla loro condizione giuridica. Inoltre, riguardo alla vendita del patrimonio gestito da Fer, ha domandato se, prima della vendita, sia stata valutata la possibilità di destinare le stazioni ferroviarie inutilizzate ad attività sociali e di trasformare le linee ferroviarie da dismettere in piste ciclabili.

(Luca Govoni)

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