La bottega delle meraviglie di Armodio

Armodio

Spunti rinascimentali e invenzioni raffinate. Sono i tratti distintivi delle opere di Vilmore Schenardi, in arte Armodio, la cui eleganza esecutiva e la raffinatezza della tecnica pittorica gli sono valsi la definizione di “maestro della perfezione”. Da giovedì 6 aprile l’artista piacentino ha esposto negli spazi dell’Assemblea legislativa, in viale Aldo Moro 50, Bologna. La mostra, dal titolo evocativo La bottega delle meraviglie. Omaggio al maestro della perfezione”, è curata da Silvia Bonomini.

“Ho esposto le mie opere ovunque -ha sottolineato Armodio- ma è la prima volta che ho l’occasione di vedere i miei dipinti in una mostra pubblica allestita nella mia regione, l’Emilia-Romagna. Di questa opportunità sono grato all’Assemblea legislativa. Mi sono avvicinato all’arte fin da piccolo e ho avuto la fortuna di collaborare con le più importanti gallerie d’arte in Italia e nel mondo. Sono colpito ogni volta che sento dire da critici ed esperti del settore che la mia produzione artistica si caratterizza per una perfezione esecutiva che richiama le botteghe rinascimentali”.

Vittorio Sgarbi in una personale a lui dedicata lo definì “pittore senza errori” citando il Vasari. Ancora, meglio, “pittore della perfezione” lo descrive la curatrice Silvia Bonomini e “questo per tre motivi: per la padronanza della materia pittorica, per i trucchi del mestiere appresi durante il duro lavoro di una vita e per il profondo equilibrio morale e spirituale”. “Armodio -ha aggiunto- porta alto il nome della nostra amata Piacenza e di tutta l’Emilia-Romagna. Di lui hanno scritto i migliori critici d’arte di tutto il mondo. I lavori di Armodio, che si avvicinano alla cifra degli artisti rinascimentali, mi hanno sempre fatto pensare a lui come al ‘maestro della perfezione’”.

“È un privilegio ospitare le opere di un artista come Armodio che ha contribuito a scrivere una pagina importante dell’arte moderna e che ha fatto della sua vita un’opera, grazie ai tanti successi nazionali e internazionali. Le sue opere affascinano per la ricchezza di simbologia, magia e mistero” ha commentato il consigliere questore dell’Assemblea legislativa Giancarlo Tagliaferri inaugurando la mostra.

E su Armodio è stata dedicata anche la puntata del podcast "Consiglio d'arte" realizzato dall'Assemblea legislativa. Qui Armodio racconta la sua vita e la sua carriera. Ottantacinque anni, il pittore è nato e vissuto a Piacenza, dove, confessa nel podcast, ama sempre tornare, nonostante la sua arte lo abbia portato in giro per tutto il mondo, da Roma a New York fino a Bruxelles. Ed è forse Bruxelles la città che ha dato una svolta alla sua carriera. “Lì – racconta Armodio – non si poteva stare tanto all’aperto e così avevano tutti delle case bellissime, piene di collezioni. Bruxelles era, già da allora, piena di appassionati d’arte e ho cominciato il mio percorso artistico da una galleria”. Armodio ha iniziato a dipingere a 13 anni. Il suo maestro Gustavo Foppiani, lo porta nello Studio Spazzali o “Scuola di Piacenza” dove apprende nuove tecniche, trovando una propria identità artistica. Uno stile elegante, raffinato, ma anche gioioso e ironico.

Fra i soggetti che ama dipingere, le caffettiere, i libri, persino un salva-pera. “C’è chi mi definisce surrealista ma in realtà disegno oggetti che esistono, dalle forme semplici. Non impossibili. Forse improbabili. Sono disegni che potrebbe fare un bambino, chiamiamole invenzioni” spiega Armodio nel podcast. E invece di Piacenza, la sua città, c’è tutto, come ammette lui stesso. “C’e l’aria, l’atmosfera, i colori, la nebbia padana. Una volta una signora mi chiese ‘ma come mai questo cielo?’ ‘Lei è mai stata a Piacenza?’ le risposi. A Piacenza il cielo era così” racconta.

“Dipingo sempre, di notte faccio 7 o 8 quadri quando non riesco a dormire, poi la mattina mi sveglio e preparo i bozzetti” spiega l’artista ridendo. In realtà, aggiunge Bonomini, “quando gli chiesi quanto tempo ci mette a fare un quadro, lui mi disse: ‘una settimana e una vita’”.

La mostra sarà visitabile fino al 18 aprile, con ingresso gratuito, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.

Per informazioni: gabinettopresidenteal@regione.emilia-romagna.it oppure tel. 051.5275768-5826.

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