Fiere. Torri (Si) e Prodi (Misto-Mdp): salvaguardare il polo di Reggio Emilia

Salvaguardare la Fiera di Reggio Emilia e chiarire se sia ancora attuale l’ipotesi di un polo unico regionale. A chiederlo, con un’interrogazione alla giunta, sono i consiglieri Yuri Torri di Sinistra Italiana e del gruppo Misto-Mdp Silvia Prodi.

“Nel 2013- spiegano i consiglieri- per la società Reggio Emilia Fiere, venne avviata la procedura di concordato preventivo con un passivo di oltre 20 milioni di euro” e se “in un primo momento la Provincia di Reggio Emilia sembrò intenzionata a farsi carico della situazione con un’iniezione di 15 milioni di euro alla società Reggio Emilia Fiere, dopo la riforma Delrio il presidente della Provincia decise di bloccare l’operazione, avendo a quel punto altre priorità di bilancio”.

Dopo un primo bando nel 2016 per l’affitto della gestione della Fiera di Reggio, ne venne pubblicato un altro nel 2017 per la gestione nell’anno 2018 e fra le tre offerte pervenute venne scelta quella di Terminal One. “Da subito- dicono Torri e Prodi- Terminal One parlò del bando per la gestione come il primo passo verso una riqualificazione della Fiera di Reggio e si disse pronta ad aspettare l’asta di vendita del complesso immobiliare”. Ma la commissaria liquidatrice Tiziana Volta “ha parlato dell’interesse di una cordata asiatico-reggiana che avrebbe proposto la somma di 6,6 milioni di euro, rifiutata dal comitato dei creditori perché troppo lontana dal valore degli immobili”.

Dato che la giunta regionale, più volte, ha parlato dell’intenzione di procedere verso un’unica società fieristica regionale, Torri e Prodi chiedono all’esecutivo regionale “se sia ancora attuale la proposta di un polo unico regionale, come possa la fiera di Reggio Emilia inserirsi in tale progetto e cosa si intenda fare per salvaguardare il ruolo della Fiera”.

(Margherita Giacchi)