Treni Piacenza. Molinari-Tarasconi (Pd): servono interventi per risolvere problema sovraffollamento

Nell’interrogazione i democratici si concentrano sul regionale veloce delle 18.15 che da Milano arriva a Bologna, parlando di situazione oltre il limite per la quale chiedono soluzioni

06/12/2017 13:14

Focus di Gian Luigi Molinari Katia Tarasconi del Partito democratico sulla situazione dei pendolari della Val d’Arda, che, per segnalare diverse criticità sulla tratta ferroviaria per Milano, si sono costituiti in associazione. I democratici, prendendo il caso specifico del treno delle 18.15 da Milano a Bologna, riportano all’attenzione della Giunta regionale i disagi che “da anni vivono i pendolari della provincia di Piacenza”. Lo fanno attraverso un’interrogazione nella quale ricordano anche la risoluzione approvata dall’Assemblea legislativa ad aprile 2016 che impegnava il governo regionale “ad affrontare i numerosi problemi segnalati”.

Nell’atto ispettivo i consiglieri si concentrano sul regionale veloce che alle 18.15 parte dal capoluogo lombardo per arrivare a Bologna. “Il più usato dai pendolari piacentini”, sottolineano i due democratici. Il treno, specificano, risulta “regolarmente sovraffollato, al punto che in alcune situazioni, non solamente è impossibile trovare posto a sedere, ma non è proprio possibile salire”.

Questo nonostante il regionale veloce in questione sia uno di quei treni previsti dal contratto di servizio tra Regione e Trenitalia e dunque “finanziati dall’Emilia-Romagna- rimarcano Molinari e Tarasconi- per rispondere ai bisogni dei pendolari che gravitano su Milano”. Un contratto che prevede “otto carrozze, per un totale di 650 posti a sedere, due in più- specificano- di quelle che sono effettivamente disponibili ogni giorno sui binari”. E proprio per questo Molinari e Tarasconi chiedono se sia “rispettato il contratto”.

Non solo: i democratici si spingono oltre per conoscere se il governo regionale abbia in mente “una soluzione percorribile per risolvere concretamente il problema del sovraffollamento sul regionale veloce” oggetto dell’interrogazione. E, ricordando che il nuovo contratto di servizio entrerà in vigore nel 2019″, domandano “quali siano gli strumenti previsti per far valere gli standard minimi quando non vengono rispettati”.

(Andrea Perini)

« Torna all'archivio