Animali. Rontini (Pd) chiede regole uniformi per interventi sulle cornee dei bovini

No alle valutazioni “caso per caso” negli allevamenti da parte dei veterinari per ottenere le certificazioni

16/10/2017 16:37

La cauterizzazione degli abbozzi corneali negli allevamenti di bovini è regolamentata da un decreto ministeriale che fornisce un’interpretazione disomogenea del significato. Serve una “circolare chiarificatrice per uniformare l’applicazione sull’intero territorio”.

È la richiesta che fa la consigliera Manuela Rontini (Pd) in un’interrogazione alla giunta regionale. La tecnica della “cauterizzazione degli abbozzi corneali” evita che gli animali si feriscano reciprocamente o possano ferire il personale all’interno degli allevamenti. L’articolo 18 del Regolamento CE 889/2008 impedisce l’uso di questa tecnica nell’agricoltura biologica mentre il decreto ministeriale 18354 del 2009, che regolamenta le altre tipologie di allevamenti, richiede che il “necessario parere del medico veterinario dell’autorità sanitaria competente debba essere dato caso per caso”.

Garantire la salute ed il benessere dell’animale è fondamentale nell’allevamento, dice la consigliera. Vanno presi tutti gli accorgimenti per evitare situazioni “insalubri, di pericolo o di stress”.

La locuzione “caso per caso” per l’applicazione negli allevamenti sta generando nella nostra regione, continua la consigliera Rontini, “un’interpretazione disomogenea del significato”. Alcune autorità preposte all’autorizzazione infatti la intendono “con riferimento a ciascun allevamento nel suo complesso” mentre in alcuni casi la riferirebbero “a ciascun capo”.

Questa difficoltà nell’applicazione della norma, sottolinea la consigliera dem, “espone gli allevatori alla diffida da parte degli organismi di certificazione del metodo biologico, che può portare alla sospensione della certificazione”.

(Giacomo Barducci)

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