Diritti. Foti(Fdi-An): “Rete RE.A.DY prevede collaborazioni e iniziative in parte non condivisibili”

La rete, che lotta contro le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale a cui l’Emilia-Romagna aderisce dal 2014, comporta anche “costi diretti e indiretti per la Regione”

13/10/2017 15:34

RE.A.DY è la “rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere”. Promossa per prima dai Comuni di Roma e Torino nel 2006, dal febbraio 2014 conta anche l’adesione dell’Emilia-Romagna

Il consigliere regionale Tommaso Foti (Fdi-An) nella risoluzione presentata oggi alla Giunta evidenzia come “l’adesione, pur non prevedendo quota associativa, comporta costi diretti e indiretti per la Regione”. La partecipazione alla rete nazionale RE.A.DY, sottolinea Foti, prevede anche di “attivare strette collaborazioni e iniziative su tematiche in parte non condivisibili” in particolare nel settore educativo/scolastico minorile dove “sono stati proposti progetti di educazione sessuale non rispettosi dell’autonomia di scelta e dell’indirizzo genitoriale”.

Con queste premesse il consigliere impegna la Giunta a “recedere dalla rete RE.A.DY alla quale la regione Emilia-Romagna ha aderito nel febbraio 2014″.

(Giacomo Barducci)

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