Territorio. Avanti pdl urbanistica in Commissione, critiche di Mdp, Si, Altra Er e M5s su accordi operativi

Prosegue la discussione dell’articolato sulla disciplina di tutela e uso del territorio, perplessità delle opposizioni sui processi di semplificazione dei Piani urbanistici

12/10/2017 18:38

Continua in Comissione territorio ambiente mobilità, presieduta da Manuela Rontini, la discussione sull’articolato della disciplina regionale sull’urbanistica che sostituirà la precedente legge regionale. Gli articoli (dal 18 al 39) affrontati oggi nella seduta sono stati accolti con il di Pd, l’astensione (o il no) di Misto-MdpSi e AltraEr, l’astensione di Lega Nord, Forza Italia, Fdi-An mentre il M5s non ha partecipato al voto. Una trentina gli emendamenti accolti, quasi tutti di Pd, uno di Lega Nord, Pd e Fi, uno di Lega Nord, Fdi-An e Fi e infine uno di Misto-Mdp, Si e AltraEr. Tutti gli altri respinti. Sugli articoli che dovrebbero disciplinare l’uso del territorio regionale rimangono i dubbi di Sinistra italia, Misto Mdp e Altra Emilia-Romagna e le forti contrarietà del Movimento 5 stelle.

Sul tema dell’informazione ambientale Giulia Gibertoni (M5s) è scettica: lo strumento di valutazione di sostenibilità ambientale risulterebbe un “contenitore svuotato di ogni contenuto dove è possibile fare di tutto”. La pentastellata fa poi riferimento agli “accordi operativi”-i piani urbanistici attuativi di iniziativa privata presentati nel nuovo progetto di legge- che costituirebbero il “vero nucleo negativo della legge”.

Smentisce il relatore di maggioranza della legge Giorgio Pruccoli (Pd): “La legge semplicemente responsabilizza maggiormente gli amministratori locali, ma gli strumenti di valutazione ambientale rimarrebbero ugualmente efficaci”. “Gli stessi accordi operativi – specifica il dem -non sono unilaterali e devono passare una serie di controlli. I Comuni non sono popolati da associazioni a delinquere nate per cementificare il territorio”. Sugli accordi operativi è critica anche Silvia Prodi (Misto-Mdp) con Si e Altra Er. “Gli accordi operativi, che sono accordi tra due volontà, non dovrebbero sostituire il Piano che invece suggella una visione collettiva a tutela democratica, con regole di trasparenza” spiega la consigliera. Prodi non è d’accordo neanche sul metodo di pianificazione che, in base al nuovo articolato, supererebbe l’attuale sistema a cascata per introdurre il principio di competenza. In caso di conflitto inoltre, “ci dovrebbero essere vincoli da rispettare” spiega. Pruccoli chiarisce che “permane la gerarchia della pianificazione” e che quella comunale complessiva risulta dalla sommatoria di tutte le pianificazioni.

Crtitico anche Pier Giovanni Alleva (Altra Er):“il fatto che si possa intervenire sulla pianificazione senza modificare il Pug (Piano urbanistico generale) è l’eclissi di qualsiasi concetto di vera pianificazione urbanistica” interviene.

“L’eccessiva semplificazione non necessariamente è positiva”, aggiunge Gibertoni riguardo il processo di semplificazione di procedure proposto, “la complessità non sempre vuol dire burocratizzazione”. “Il Pug,” ricorda Pruccoli, “rimane un atto che che viene approvato come sempre dal Consiglio comunale”.

Tra gli emendamenti accolti quello di Massimo Iotti (Pd) che insiste sulle necessità di eliminare nelle zone agricole i fabbricati in disuso.

La discussione degli altri articoli (in tutto 77) proseguirà nelle prossime sedute di Commissione prima di approdare in Aula.

(Francesca Mezzadri)

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