Sanità Bologna. No di Piccinini (M5s) al trasferimento di chirurgia urologica da Persiceto a Bologna

La giunta eviti il depotenziamento della struttura, piani Ausl incoerenti coi “principi dichiarati nei documenti aziendali”

11/10/2017 17:40

No al trasferimento delle attività di chirurgia urologica in urgenza dall’ospedale di San Giovanni in Persiceto, nel bolognese, all’Ospedale Maggiore di Bologna. A chiederlo è la consigliera Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) che interroga la giunta per chiedere se “non ritenga opportuno scongiurare il depotenziamento” della struttura spostando il servizio, come avrebbe previsto l’Ausl.

I tempi e le modalità di questo trasferimento, dice la consigliera, “non sono noti” e inoltre rischiano anche di “mettere in dubbio” l’esistenza stessa dell’ospedale. L’Ausl di Bologna nell’ultimo periodo si sta caratterizzando per una “riorganizzazione gestita in maniera non coerente con i principi dichiarati nei documenti aziendali”, scelte che trasmettono “un’informazione carente non solo per i cittadini ma anche ai rappresentanti delle istituzioni locali”.

Dal 13 settembre 2017 sono già state ridotte le potenzialità della struttura rimuovendo “due sedute di sala operatoria settimanali” senza che venissero implementate le attività urologiche a bassa e media intensità come prevede la “perversa proposta di riordino degli ospedali”.

(Giacomo Barducci)

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