Sanità. Foti (Fdi-An): “Mantenere in attività i punti nascita di Castelnovo, Pavullo e Borgotaro”/ foto
“La soppressione di questo servizio metterebbe in difficoltà, quanto meno, le giovani coppie che vogliono mettere su famiglia, oltre a provocare, nel lungo periodo, lo spopolamento delle zone montane: la decisione finale spetta alla stessa Regione”
“La Giunta, prima di uniformarsi al parere del Comitato percorso nascite nazionale, valuti il fatto che, come anche asserito dal ministro della Salute, la decisione finale spetta alla stessa Regione e, quindi, a quest’ultima e solo a quest’ultima è data la possibilità di mantenere in attività i punti nascita di Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia), Pavullo nel Frignano (Modena), Borgo val di Taro (Parma)”. È Tommaso Foti di Fratelli d’Italia a intervenire sulla bocciatura dell’istanza presentata dalla Regione relativa alla deroga per la prosecuzione dell’attività dei tre punti nascita.
“A nulla è valsa, per il Comitato, l’importanza che questi punti nascita- rimarca il consigliere- rivestono per il territorio montano, la soppressione di questo servizio metterebbe in difficoltà, quanto meno, le giovani coppie che vogliono mettere su famiglia, oltre a provocare, nel lungo periodo, lo spopolamento delle zone montane”. Non sono state prese in considerazione, prosegue, “le rassicurazioni della Regione di volere e potere adeguare le tre strutture e la relativa organizzazione rispetto ai parametri di sicurezza, a partire dal potenziamento degli organici: il pronunciamento del ministero si limita, infatti, a mettere una pietra tombale su di un servizio fino ad oggi meritoriamente svolto dagli operatori e fortemente apprezzato dai cittadini”.
Nell’atto ispettivo, Foti vuole sapere dall’esecutivo regionale “quali siano le tempistiche relative all’attivazione degli interventi, già finanziati, per migliorare i pronto soccorso e le sale operatorie nei tre ospedali montani e entro quale termine si procederà all’incremento degli organici, con l’assunzione di 44 medici e infermieri, per aumentare l’attività chirurgica”.
(Cristian Casali)
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