Lavoro, Piccinini (M5s): “In quante aziende ci sono posti per disabili ancora scoperti?”

L’esponente del Movimento chiede alla Giunta di conoscere il numero di persone con disabilità iscritte agli elenchi già gestiti dalle province e quanti sono i posti vacanti nelle aziende

09/08/2017 11:53

Capire quante siano le persone con disabilità iscritte agli elenchi già gestiti dalle Province, quante siano le imprese con pposti scoperti e quanti i posti complessivamente scoperti, vista la notizia di questi giorni di consistenti ‘scoperture’ nelle quote di assunzioni obbligatorie proprio di persone con disabilità. Questo il tema al centro dell’interrogazione presentata alla giunta regionale da Silvia Piccinini, consigliera del Movimento Cinque Stelle.

“Solo nel caso di Reggio Emilia -spiega la consigliera M5s- si tratta di circa 1.200 posti, distribuiti in mezzo migliaio di aziende, pur a fronte di disponibilità offerte dalle persone con disabilità presenti nelle liste di livello provinciale del cosiddetto ‘collocamento mirato'”.

Inoltre, spiega ancora Piccinini nella sua interrogazione, “secondo una procedura regolata per legge, in alcuni casi i posti riconducibili a lavorazioni che per specifiche caratteristiche non possono essere ordinariamente svolte da persone con disabilità, determinano la concessione dell’esonero dall’assunzione. In altri casi invece -continua- siamo di fronte a vere e proprie ‘scoperture’ e a maggior ragione alla luce di un quadro normativo di riferimento definito, rientrante a pieno nell’ambito dei servizi per il lavoro oggi ricondotti alla competenza della Regione, tramite l’Agenzia regionale del lavoro”. In più, “gli strumenti di flessibilità previsti dal collocamento mirato sono tutti orientati a rendere effettivamente applicabile l’obbligo definito dalla legge 68 del 1999: è il caso delle convenzioni finalizzate a segmentare nel tempo l’attuazione degli obblighi, a prevedere forme di avvicinamento al lavoro come i tirocini”. Detto questo, la consigliera però sottolinea come “a due anni dall’approvazione della legge regionale 14 del 2015 sulle persone fragili e vulnerabili, che ambiva a spostare verso persone in difficoltà, pur non essendo disabili, strumenti previsti per la disabilità, ci troviamo  ad avere la nuova norma non ancora applicata e la normativa specifica sulle persone con disabilità attuata in modo tale da lasciare consistenti margini di disapplicazione”.

Dunque, “valutato che il lavoro per le persone disabili è un diritto -spiega Piccinini-, il lavoro per le persone con disabilità deriva largamente dalla capacità dei servizi pubblici dedicati di lavorare bene, dato che alle difficoltà di attuazione della legge, sia statale che regionale, sul lavoro per disabili sembrano aggiungersi le previste difficoltà di intervento sulla legge regionale sulla fragilità e vulnerabilità, chiedo alla giunta quante sono le persone con disabilità iscritte agli elenchi già gestiti dalle Province, quante le imprese con ‘scoperture’ e quanti i posti in esse scoperti (articolati per provincia), quanti i posti previsti nelle convenzioni ex articolo 11 della legge 68 del 1999 non ancora coperti da assunzioni, quante siano le risorse disponibili per il fondo regionale disabili e, infine -conclude Piccinini- quali procedure di segnalazione e collaborazione sussistano con le direzioni territoriali del lavoro”.

(Margherita Giacchi)

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