Province. Gibertoni (M5s): “la legge Delrio è sbagliata, un danno per cittadini e imprese”

Questa legge – secondo la consigliera – non ha soppresso le Province, ha modificato solo la modalità di elezione degli amministratori, riducendo i trasferimenti, ma mantenendo in capo a questi enti funzioni importanti, impossibili da garantire senza maggiori risorse.

04/08/2017 15:56

“Situazione finanziaria delle Province insostenibile”. A denunciarlo – secondo quanto sostiene Giulia Gibertoni (M5s) in un’interrogazione – diversi presidenti di Province, tra cui quello di Modena, che di recente hanno presentato un esposto cautelativo a Procura, Prefettura e Corte dei Conti: “un gesto che potrebbe sembrare eclatante per cautelarsi e richiamare l’attenzione sulla vicenda che in questi anni ha portato le Province, mai realmente abolite, praticamente sul lastrico, con un effetto lesivo dell’articolo 119 della Costituzione e del principio di buon andamento della pubblica amministrazione”.

La cosiddetta ‘legge Delrio’ – commenta la consigliera – “non ha soppresso le Province, ne ha modificato solo la modalità di elezione degli amministratori, ha mantenuto loro le funzioni originarie, anzi le ha incrementate, salvo prevedere un percorso successivo di trasferimento delle funzioni e del relativo personale demandato alle Regioni, creando tuttavia le condizioni per interrompere o ridurre i trasferimenti e impedendo l’indispensabile manutenzione delle strade provinciali e delle scuole superiori”.

In occasione dell’esame della ‘legge Delrio’, – riferisce Gibertoni – la Corte dei Conti aveva evidenziato la probabilità che il riordino prospettato avrebbe potuto comportare “aggravi di spesa, confusione ordinamentale e moltiplicazione di oneri” e rileva che “se l’attuale Governo dovesse continuare sull’onda delle politiche degli esecutivi degli ultimi quattro anni, le Province delle Regioni a statuto ordinario con le sole entrate ‘da tributi propri’ non riusciranno a garantire gli impegni onerosi per le competenze che hanno in carico”: secondo i calcoli di Sose, società per azioni del ministero dell’Economia e delle finanze e della Banca d’Italia, infatti, per mantenere funzionali le Province servirebbero 650 milioni, mentre gliene arrivano 180, per mantenere 3600 edifici scolastici e circa 100 mila chilometri di strade.

Gibertoni invita quindi la Giunta ad agire in tutte le sedi, compresa la Conferenza Stato Regioni, perché le Province vengano dotate delle risorse necessarie a garantire il pagamento delle retribuzioni al personale e lo svolgimento delle proprie funzioni e, anzi, chiede che siano aumentati i finanziamenti, in modo da consentire a questi enti la manutenzione straordinaria delle strade e interventi sull’edilizia scolastica. In caso contrario, la consigliera sollecita che queste competenze siano spostate su altri soggetti e che sia garantita loro la copertura finanziaria necessaria per sostenerle.

La Giunta regionale – questa un’altra richiesta – dovrebbe anche sollecitare il Governo a ridefinire le convenzioni relative al trasferimento delle risorse per i servizi prima di competenza provinciale, oggi assegnati alle Regioni, ma soprattutto dovrebbe dichiarare con forza che la ‘legge Delrio’ è “sbagliata”, tanto “da rappresentare un danno gravissimo per cittadini e imprese”.

(Antonella Celletti)

 

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