Rifiuti Imola. Bignami (Fi): lamentele per nuovo sistema di raccolta, la Regione dettagli le spese

L’azzurro parte dalle lamentele per la scarsa igiene e per la poca accessibilità ai cassonetti per chiedere conto di come l’investimento ricadrà sulla futura Tari dei cittadini

03/08/2017 13:34

Scarsa igiene, altezza della ‘bocca’ delle campane troppo alta e non accessibile per anziani e disabili e costi importanti per l’installazione dei cassonetti elettronici che potrebbero incidere sulla bolletta dei rifiuti. Sono questi gli spunti da cui il consigliere Galeazzo Bignami di Forza Italia è partito per chiedere conto alla giunta regionale delle scelte fatte a Imola e nei comuni del circondario per la raccolta dei rifiuti indifferenziati e differenziati.

L’Azzurro infatti, mettendo in evidenza come l’installazione dei nuovi cassonetti elettronici nell’Imolese “ha avuto senz’altro costi importanti”, chiede con l’atto ispettivo di conoscere la spesa “per l’intero progetto di raccolta differenziata, compresa
l’installazione dei nuovi cassonetti”, naturalmente nei territori in cui la nuova raccolta è partita, e come ricadranno “nella Tari”. Non solo: Bignami domanda se ci “siano state simulazioni rispetto ai costi da sostenere per la manutenzione dei cassonetti e se tali costi verranno caricati in bolletta con presumibile aumento medio della Tari”.

Per quanto riguarda la raccolta dell’umido, i cui cassonetti che si aprono senza scheda elettronica hanno creato problemi soprattutto durante le giornate torride, il consigliere di Forza Italia invita a “valutare nuove modalità di raccolta o la concessione in comodato di compostiere familiari con successiva raccolta periodica del solo compost”.

E sulla tariffazione puntuale, quella che dovrebbe entrare a regime con la messa a punto del sistema a cassonetti elettronici, Bignami interroga la giunta per sapere “quali sono gli indirizzi e in che modo saranno ‘caricati’ in bolletta i conferimenti di indifferenziato e gli sconti derivanti dal conferimento di materiale differenziato”.

(Andrea Perini)

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