Agricoltura. Discrepanze tra misurazioni Agrea e reali dimensioni terreni, Pd: risolvere problemi per richieste contributi  

Nella risoluzione, di cui è primo firmatario Mirco Bagnari, si chiede di superare i problemi tecnologici e procedurali per consentire agli agricoltori di presentare senza difficoltà le domande di contributo

19/05/2017 12:18

“Alcuni agricoltori lamentano, anche a mezzo stampa, la discrepanza tra le misurazioni effettuate da Agrea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura della Regione Emilia-Romagna, e le reali dimensioni del proprio terreno”: una difformità che si rileverebbe soprattutto “nei terreni collinari a causa delle caratteristiche morfologiche del terreno”.

Lo segnalano alcuni consiglieri del Pd in una risoluzione (primo firmatario Mirco Bagnari), dove evidenziano che “le modalità di misurazione delle superfici agricole derivano dalla legislazione europea e nazionale”, che “i regolamenti elaborati dalla UE hanno imposto agli stati membri di dotarsi di un Sistema integrato di gestione e controllo basato su strumenti di misurazione GIS (sistema informativo geografico)” e che Agrea, “in qualità dì organismo pagatore regionale, riconosciuto dalla UE, ha competenza sull’erogazione di aiuti, contributi e premi previsti da disposizioni comunitarie, nazionali e regionali a favore degli operatori del settore agricolo”.

Questa Agenzia regionale – si legge nel testo – svolge, tra l’altro, “la funzione di verifica delle superfici richieste a premio, con misurazione effettuata con strumenti GIS”, le superfici rilevate vengono poi incrociate con quelle richieste a premio dagli agricoltori. Nel corso degli anni, tuttavia, le fotointerpretazioni fatte da Agrea “hanno spesso rilevato – scrivono i consiglieri –  superfici non uguali per la stessa porzione di terreno, per il fatto che ogni addetto alla rilevazione ha un margine di discrezionalità e di errore dovuto alle caratteristiche intrinseche dello strumento di misurazione GIS”.

Ed è da evidenziare che queste difformità di superficie – recita la risoluzione –  sono oggetto di pesanti ripercussioni in quanto causano riduzioni, recuperi di contributi e sanzioni amministrative.

Il problema – a parere dei firmatari – è che “non risultano disponibili meccanismi correttivi che consentano di espandere la superficie di appezzamenti rilevata da strumenti GIS senza condizionare la superficie assegnata a terreni confinanti. Il sistema nazionale, a causa di queste criticità, è sotto osservazione da parte della Commissione europea”.

“È quindi necessario uno specifico provvedimento riferito all’intero territorio nazionale con il quale si stabilisca di non applicare sanzioni economiche agli agricoltori che, avendo impegnato propri terreni nell’ambito di interventi pluriennali oggetto di finanziamento, si vedano ridurre le superfici ammesse a contributo in relazione alla maggiore qualità di misurazione di strumenti più avanzati sotto il profilo tecnologico rispetto a quelli disponibili al momento della presentazione delle domande”.

Di qui, le richieste alla Giunta di attivarsi, in primo luogo, perché siano risolti i problemi tecnologici e procedurali in modo da consentire agli agricoltori di presentare senza difficoltà le domande di contributo e, in secondo luogo, di sollecitare il Governo a emanare un provvedimento che eviti “sanzioni a carico di agricoltori per dichiarazioni ‘difformi’, effettuate in buona fede sulla base di documentazioni i cui contenuti sono stati modificati e superati a seguito della introduzione di nuove tecnologie”.

Oltre a Bagnari, hanno sottoscritto la risoluzione i consiglieri: Manuela Rontini, Gian Luigi Molinari, Luca Sabattini, Paolo Zoffoli, Alessandro Cardinali, Enrico Campedelli, Lia Montalti, Giorgio Pruccoli, Marcella Zappaterra, Roberto Poli, Barbara Lori, Luciana Serri.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(Antonella Celletti)

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