Diritti. Prodi (Mdp), Torri e Taruffi (Si): serve una rapida revisione delle nuove norme sui migranti

I tre consiglieri in una risoluzione invitano la Giunta regionale ad attivarsi a livello nazionale per modificare la legge e valutarne i profili di incostituzionalità

17/05/2017 11:27

Il decreto Minniti, diventato legge lo scorso aprile, va contro i principi costituzionali e della carta dei diritti dell’uomo. Per questo la norma deve essere revisionata in modo da ripristinare i diritti e la dignità dei migranti. Inoltre, la Giunta, attraverso il servizio legislativo, dovrà fare un’approfondita valutazione sui possibili “profili di incostituzionalità delle norme nella loro applicazione regionale”. Considerazioni e richieste contenuti nella risoluzione presentata da Silvia Prodi (Mdp-Misto), Yuri TorriIgor Taruffi (Sinistra italiana). 

La nuova legge, scrivono nell’atto d’indirizzo i consiglieri, non sarebbe, “secondo molti giuristi, in linea con la Costituzione e con la Convenzione europea sui diritti dell’uomo: viola il diritto a un giusto processo, il diritto alla difesa e il diritto al contraddittorio”. Questo perché con la nuova norma “è cancellato il secondo grado di giudizio per i richiedenti asilo che hanno fatto ricorso contro un diniego, è prevista la creazione di tribunali di primo grado specializzato con giudici dedicati e l’abolizione dell’udienza”. Questi i motivi della richiesta affinché la Giunta si attivi nei confronti del Parlamento e del Governo per “una rapida revisione della norma”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

(Andrea Perini) 

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