Territorio Parma. Nuovo pozzo acqua ‘Vetta’ a Bedonia, Si e Misto-Mdp: prima indagini approfondite

I consiglieri Torri e Taruffi (Si) e Prodi (Misto-Mdp) chiedono alla Regione indagini approfondite sul bacino acquifero sotterraneo prima di autorizzare il nuovo pozzo richiesto da Norda spa

16/05/2017 13:33

La Regione disponga indagini approfondite sul bacino acquifero sotterraneo nel comune di Bedonia, in provincia di Parma, prima di rilasciare parere favorevole alla richiesta di concessione di un nuovo pozzo per il prelievo, a fini commerciali, dell’acqua minerale naturale ‘Vetta’ presentata dalla società Norda. Lo chiedono in un’interrogazione Yuri Torri, primo firmatario, Igor Taruffi (Si) e Silvia Prodi (Misto-Mdp), che si fanno interpreti delle preoccupazioni emerse in sede di valutazione di impatto ambientale (Via) circa possibili interferenze del nuovo pozzo con le sorgenti e gli acquedotti civili presenti e operanti sul territorio dei comuni parmigiani di Bedonia, Bardi, Compiano e Tornolo e sull’effettivo quantitativo di acqua disponibile.

Nel luglio 2016 si legge nell’atto ispettivo – si sono avviate le procedure in materia di valutazione di impatto ambientale relative al progetto denominato “Domanda di concessione per la coltivazione di acqua minerale naturale da denominarsi ‘Vetta’ nel territorio del comune di Bedonia, località Masanti”, presentato da Norda spa. Oggetto del procedimento è la concessione al prelievo di acque sotterranee che rientrano all’interno del Permesso di ricerca ‘Vetta’, nel quale è ricompreso il progetto di collegamento tra il pozzo relativo alla sorgente e la sede dello stabilimento di imbottigliamento esistente, di proprietà del gruppo Norda, localizzato a sud-ovest dell’abitato di Masanti Sopra. Secondo i consiglieri, però, un’esaustiva quantificazione della disponibilità della risorsa acquifera e una corretta valutazione degli impatti ambientali del nuovo pozzo non è garantita dalla documentazione sulla circolazione delle acque sotterranee nel bacino del Monte Pelpi, prodotta in sede di Via.

Da qui la richiesta alla Giunta regionale di indagini approfondite e “di adeguare i diritti proporzionali annui delle concessioni minerarie di acque minerali e di sorgente, legandoli al quantitativo di acqua prelevata piuttosto che alla superficie della concessione”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

(Luca Govoni)

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