Appennino Bologna. Bignami (Fi): sostenere agricoltori, misura anti dissesto idrogeologico e spopolamento

In un’interrogazione il consigliere sollecita misure economiche e fiscali a favore delle aziende del comparto, maggiori risarcimenti per i danni causati dalla fauna selvatica e interventi per il ripristino di aree non più coltivate

15/05/2017 12:48

“Quali misure economiche e fiscali intende adottare la Regione per sostenere e agevolare le aziende agricole dell’Appennino bolognese?” È quanto chiede Galeazzo Bignami (Fi) in un’interrogazione, rivolta alla Giunta regionale, nella quale ricorda che in Emilia-Romagna oltre il 20% del territorio collinare e montano è interessato da accumuli di frane attive o quiescenti e il territorio appenninico bolognese ha un 21% di superficie montagnosa classificata come franosa.

Ad avviso del consigliere “la condizione di dissesto idrogeologico dell’Appennino bolognese, non sarebbe determinata solamente dalla conformazione geo-morfologica del territorio, ma anche da una costante diminuzione, negli ultimi anni, della presenza degli operatori agricoli della zona, causata dalla persistente crisi economica, dallo spopolamento e dalla chiusura di numerose attività produttive”. Di fatto, gli operatori agricoli – sostiene il consigliere – “da sempre costituiscono un fattore di manutenzione, cura e messa in sicurezza del territorio, soprattutto nelle zone più soggette a rischi idrogeologici, come appunto l’Appennino bolognese”. Zona dove, secondo l’ultimo censimento, nel 2016 le aziende agricole “sarebbero diminuite del 37% e l’età media degli operatori agricoli sarebbe di sessant’anni”. Di qui l’interrogazione alla Giunta regionale.

Bignami segnala poi che gli agricoltori dell’Appennino bolognese devono confrontarsi anche con il problema della fauna selvatica, che spesso distrugge le semine e i raccolti arrecando gravi danni economici alle aziende. Danni a fronte dei quali però “i rimborsi regionali non coprirebbero nemmeno le spese di semina”. L’esponente di Forza Italia chiede quindi alla Giunta se intenda attivare nella montagna bolognese misure di contenimento della fauna selvatica, tenendo in considerazione i danni che quest’ultima arreca alle coltivazioni, e sollecita l’esecutivo a “incrementare il fondo regionale di risarcimento per gli agricoltori danneggiati”. Da ultimo, il consigliere vuole sapere quali iniziative intenda adottare la Regione “per ripristinare le aree dell’Appennino bolognese, precedentemente coltivate, e ora coperte da boscaglia e arbusti, ai fini della tutela del territorio, di un rilancio economico in ambito agricolo e per arginare e limitare i rischi idrogeologici”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

(Isabella Scandaletti)

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