Sanità Bologna. Emergenza all’aeroporto Marconi, tardano i soccorsi, Gibertoni (M5s): sistema emergenza/urgenza insufficiente

“Se le due automediche cittadine sono impegnate – denuncia la consigliera – i tempi di intervento di quelle posizionate in zone limitrofe sono incompatibili con i parametri di legge”

24/03/2017 16:48

La Giunta regionale provveda al potenziamento del sistema di emergenza urgenza perché episodi come quello accaduto oggi all’aeroporto Marconi di Bologna, come emerge da alcune segnalazioni, non debbano ripetersi.

Lo chiede Giulia Gibertoni (M5s) in un’interrogazione, dove riferisce che una persona sarebbe stata colpita da “arresto cardiocircolatorio” nello scalo bolognese, ma entrambe le automediche cittadine sarebbero risultate impegnate. Sarebbe quindi stata allertata l’ambulanza interna all’aeroporto, giunta a prestare soccorso al paziente alle 9.13, secondo i dati raccolti, ma senza medico, “nonostante le norme Enac prescrivano obbligatoriamente la sua presenza stabile e continuativa nel sedime aeroportuale”.

La consigliera segnala sarebbero state attivate anche un’ambulanza dal territorio con equipaggio di volontari/personale soccorritore, e l’automedica di postazione a Lama di Setta di Sasso Marconi, con sigla radio Setta 157, che, alcuni minuti dopo la partenza, sarebbe stata annullata visto che l’automedica “Bologna101” si sarebbe liberata e sarebbe partita per l’intervento alle 9.16, arrivando in aeroporto alle 9.25, “ben 12 minuti dopo l’arrivo del primo mezzo di soccorso e a maggior distanza temporale dal momento della chiamata avvenuta prima delle 9.13”.

Indipendentemente da quanto accaduto – rileva Gibertoni – ancora una volta si dimostra che questa organizzazione territoriale è insufficiente, con le due automediche cittadine spesso impegnate e con tempi di intervento di quelle posizionate sul territorio limitrofo poco compatibili con i parametri di legge, 8 minuti in ambito urbano e 20 in extra urbano, ma anche con i tempi necessari al trattamento di casi “tempo dipendenti”, come quello avvenuto al Marconi.

A sostegno di questa constatazione, l’esponente del M5s cita un altro caso, avvenuto alle 9.43, quando l’automedica di postazione al pronto soccorso di Bentivoglio sarebbe stata attivata per soccorrere un altro codice Blu (sospetto arresto cardiaco) a Bologna: basta calcolare i tempi di percorrenza – evidenzia –  per capire come siano incompatibili con un soccorso che la norma prescrive di 8 minuti in ambito urbano.

Gibertoni sollecita quindi un intervento perché l’Ausl di Bologna e l’aeroporto Marconi applichino la normativa prescritta da Enac, mettendo la parola fine ai “continui tentativi di demedicalizzazione” e chiede se da questo caso sia scaturita la “doverosa segnalazione al sistema ‘Eventi sentinella’”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(Antonella Celletti)

 

 

 

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