Migranti Bologna. Bignami (Fi): fare chiarezza su bando ‘metropolitano’ per accoglienza

Il consigliere chiede l’intervento della Giunta regionale “per evitare concentrazioni eccessive di migranti nei territori comunali e garantire che il bando non venga vinto dai ‘soliti noti’”

23/03/2017 14:15

La comunicazione, da parte della Prefettura di Bologna, del rinvio dell’apertura delle offerte relative all’avviso pubblico di gara per l’affidamento del servizio di accoglienza e assistenza di cittadini stranieri extracomunitari richiedenti la protezione internazionale presso strutture ubicate nella provincia di Bologna e la contestuale notizia della predisposizione, da parte della Città metropolitana, di un bando analogo, sono al centro di un’interrogazione presentata in Regione da Galeazzo Bignami (Fi), che chiede l’intervento della Giunta in particolare al fine di evitare concentrazioni eccessive di migranti nei territori comunali e di garantire che l’affidamento del servizio di accoglienza finisca nelle mani dei ‘soliti noti’.

Secondo quanto riportato sul sito web della Prefettura – si legge nell’atto ispettivo – i motivi del rinvio, a data da destinarsi, dell’apertura delle offerte, prevista per il 15 marzo scorso, sarebbero ascrivibili a non meglio precisate problematiche organizzative. Il bando era finalizzato a individuare 2.375 posti per l’accoglienza di stranieri extracomunitari richiedenti protezione internazionale nel periodo 1 maggio-31 dicembre 2017 per un importo complessivo di 20.365.625 euro e con possibilità di rinnovo per tutto il 2018 per un importo di 30.340.625 euro. Dopo la pubblicazione del bando il 7 febbraio scorso – riporta il capogruppo di Fi – si è svolto un incontro presso la Città metropolitana dal quale pare sia emersa la proposta di un bando a livello metropolitano finalizzato a superare i bandi della Prefettura, come quello in questione, con l’obiettivo dichiarato di superare il modello emergenziale dell’accoglienza. Il bando ‘metropolitano’ – riferisce il consigliere – dovrebbe essere pronto entro la fine di marzo, grazie anche al supporto dell’Azienda servizi alla persona (Asp) di Bologna, e dovrebbe riguardare 800/1.000 posti, configurando, dunque, un modello di accoglienza che prevede la gestione di un migliaio di posti in capo alla Città metropolitana, nell’ambito del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), e il resto dei posti in capo alla Prefettura.

Bignami, pertanto, chiede alla Giunta regionale “come sarà redatto il bando metropolitano e come si eviteranno le concentrazioni eccessive di migranti nelle strutture preposte e sui territori comunali”. Domanda, inoltre, “quali criteri verranno introdotti per garantire la trasparenza negli affidamenti del servizio, la libera concorrenza e l’accesso pluralistico ai soggetti che di tale accoglienza si occupano, al fine di non concentrare la gestione dell’accoglienza nelle mani di pochi e noti soggetti”. Chiede, infine, “quanti comuni della Città metropolitana di Bologna abbiano aderito alla proposta del Comune capofila di Bologna relativa alla gestione di un migliaio di posti inseriti nel progetto Sprar, a quali condizioni, e se i Comuni che non hanno aderito alla proposta metropolitana saranno ugualmente obbligati ad accogliere migranti sul proprio territorio”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

(Luca Govoni)

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