Turismo. No a risoluzione Sensoli (M5s) su statuto Destinazione turistica Romagna

Stop del Pd e sì da M5s e Ln in commissione Economia. Pompignoli critica risposta “politica” Regione affidata a un tecnico. Lori-Rossi: “No a forzatura autonomia organi”. Bertani: blindatura statuto è della Giunta

22/03/2017 18:15

La commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, ha respinto una risoluzione in materia di turismo, nello specifico sullo statuto della costituenda Destinazione turistica Romagna, che ricomprende le province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, presentata da Raffaella Sensoli (M5s). Ha espresso voto contrario il gruppo Pd, mentre hanno votato a favore i gruppi M5s e Ln.

Nel proprio intervento, la consigliera proponente ha parlato di atto d’indirizzo ormai superato, dato che la recente approvazione dello statuto della Destinazione turistica Romagna ha reso superfluo l’invito a richiamare l’attenzione degli organi della Destinazione turistica sulla necessità di integrare le diverse offerte locali, da quelle più conosciute e consolidate a quelle di più recente affermazione e più specifiche, garantendo nello statuto adeguata rappresentanza istituzionale alle realtà territoriali minori. Rimane attuale, però– ha ribadito Sensoli- l’obiettivo politico della risoluzione cioè l’invito a tenere in debito conto la valorizzazione e promozione turistica non solo delle zone balneari e dei centri maggiori e più noti, ma anche delle zone meno conosciute, ad esempio la Valmarecchia, che ospitano eccellenze ambientali e dei centri definiti ‘minori’ che attraggano un turismo di nicchia.

Barbara Lori e Nadia Rossi (Pd) hanno evidenziato come il tema della valorizzazione turistica di tutto il territorio sia l’obiettivo specifico delle Destinazioni turistiche e che l’approvazione dello statuto della Destinazione turistica Romagna sia stato un percorso lungo e partecipato proprio nel territorio di riferimento. Il punto critico della risoluzione – hanno rilevato – è la sollecitazione a un intervento preventivo su azioni che ancora devono essere promosse. Si tratta di una forzatura dell’autonomia degli organi interni della Destinazione turistica Romagna che invece la nuova legge vuole garantire e valorizzare. L’impegno– hanno concluso le due consigliere di maggioranza– è di fare il punto della situazione quando le Destinazioni saranno pienamente operative.

Un tecnico della Regione, ricordando come il piano annuale delle attività di ogni Destinazione turistica combini la pianificazione di area vasta con la promozione locale, ha espresso parere negativo sulla risoluzione, in quanto, a suo giudizio, sarebbe controproducente ingessare la funzionalità di organi non ancora operativi.

Massimiliano Pompignoli (Ln), criticando l’assenza della Giunta, ha contestato la scelta di affidare a un tecnico la risposta politica a un atto politico. Peraltro, ha ribadito, il tema della rappresentanza in seno agli organi delle Destinazioni turistiche non è affatto superato, dato il peso che sarà garantito alle realtà più forti e importanti.

Andrea Bertani (M5s), infine, sottolineando come la ‘bozza tipo’ di statuto delle Destinazioni turistiche sia stata redatta dalla Regione, ha replicato alle consigliere del Pd e al tecnico che la vera blindatura sullo statuto è stata operata dalla Giunta e che un confronto preventivo non avrebbe affatto ingessato l’iter di approvazione sui territori. Infine, in relazione allo statuto della Destinazione turistica Romagna, ha evidenziato come molti Comuni lo abbiano adottato in tutta fretta sotto la minaccia della perdita di fondi.

(Luca Govoni)

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