Welfare. Fabbri (Ln): Anche l’Emilia-Romagna attivi progetti di vita indipendente rivolti ai disabili

Il consigliere sollecita “l’istituzione di uno specifico capitolo di spesa all’interno del fondo regionale per la non autosufficienza al fine di finanziare questo tipo di progetti”

22/03/2017 13:01

La Regione Emilia-Romagna recepisca gli indirizzi operativi relativi ai progetti di vita indipendente autodeterminati, rivolti alle persone con disabilità grave o gravissima. A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, è Alan Fabbri (Ln).

In particolare, il consigliere sollecita “l’istituzione di uno specifico capitolo di spesa all’interno del fondo regionale per la non autosufficienza al fine di finanziare questo tipo di progetti”.

Nel novembre 2016, spiega il capogruppo della Lega, “sono state pubblicate, dal ministero del Lavoro, le linee guida per la presentazione di progetti di vita indipendente e inclusione nella società di persone con disabilità, da parte dalle regioni: i fondi a disposizione ammontano complessivamente a 15milioni di euro”.

La Regione Emilia-Romagna, evidenzia Fabbri, al contrario di Liguria e Toscana, “non ha ancora istituito lo strumento del progetto di vita indipendente, ma si avvale solo dell’assegno di cura senza una ripartizione delle spese fra settore anziani e settore disabili, squilibrando le risorse a favore dei primi, più numerosi”.

Per vita indipendente, si legge nell’atto ispettivo, “si intende l’autodeterminazione delle persone con disabilità cioè la libertà di scelta, che si riverbera anche sull’ambito familiare, di poter vivere al proprio domicilio grazie a una rete di servizi utili alla piena inclusione nella società”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

(Cristian Casali)

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