Anziani. Rontini e altri nove Pd: Giro di vite per chi li truffa, avanti modifica codice penale/ foto

Crescono raggiri e inganni a over 65. “Bene le campagne di informazione, ma accelerare l’iter della proposta di legge che aumenta la pena fino a 5 anni”

22/02/2017 14:01

e truffe nei confronti degli anziani, “crimini tra i più odiosi ed esecrabili”, sono in forte crescita nel nostro paese: da 12.618 nel 2012 sono passati a 15.909 nel 2015 e nei primi sei mesi del 2016 si registrano già 50 denunce al giorno per un totale di 9.112. Il Pd (con Manuela Rontini come prima firmataria) ha presentato una risoluzione per sollecitare il Parlamento ad accelerare l’iter della proposta di legge depositata alla Camera che inasprisce le sanzioni e rende più certa la pena per chi truffa le persone over 65 e commette il reato di circonvenzione di incapace.

“Si tratta di semplici ma efficaci raggiri che vanno a colpire le persone più deboli e indifese”, si legge nella risoluzione. “Una casistica estremamente variegata”: persone che si spacciano per finti funzionari, tecnici, agenti o amici che agiscono nelle abitazioni della vittima designata o anche in strada vicino agli uffici postali e alle banche subito dopo che gli anziani hanno eseguito prelievi o ritirato la pensione.

“Il danno che queste truffe provocano è, ancor più che economico, di tipo fisico e psicologico”, visto che spesso gli oggetti che vengono rubati sono ricordi ai quali le persone anziane sono aggrappate. Lo stesso presidente Mattarella, come riportato nella risoluzione, ha definito il fenomeno come “un crimine odioso che ferisce profondamente nell’animo, a volte con gravi conseguenze di carattere psicologico e sociale”.

Sono già state lanciate nei mesi scorsi campagne mediatiche dalla Polizia di Stato e dal Comando Interregionale Carabinieri Vittorio Veneto in collaborazione con il Comando dell’Emilia-Romagna per sensibilizzare l’opinione pubblica. Il Pd però insiste sull’urgenza di accelerare anche la proposta di legge che prevede alcune modifiche al Codice penale, come l’innalzamento della pena a 5 anni di detenzione con l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere e l’arresto in flagranza obbligatorio. Le ulteriori aggravanti già previste dal reato in questione “non consentono infatti alle Forze dell’Ordine e ai magistrati di intervenire con la necessaria efficacia”.

La risoluzione è stata sottoscritta anche da Alessandro Cardinali, Paolo Calvano, Paolo Zoffoli, Francesca Marchetti, Giuseppe Paruolo, Katia Tarasconi, Gian Luigi Molinari, Roberto Poli, Gianni Bessi.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

(Francesca Mezzadri)
 

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