Teatro comunale Bologna. Bignami (Fi): assunzioni costose nonostante il deficit

Il consigliere chiama in causa i vertici del Teatro e chiede alla Regione di “fare luce su assunzioni e relativi costi, sulle scelte gestionali e sul piano di risanamento”

20/02/2017 15:18

Il Teatro comunale di Bologna è al centro di un’interrogazione presentata in Regione da Galeazzo Bignami (Fi), che contesta assunzioni di personale e scelte gestionali dei vertici, fra le quali punta il dito sulla gestione del rapporto tra l’Associazione Filarmonica e lo stesso Teatro, chiedendo alla Giunta di “fare luce su assunzioni e relativi costi, sul proprio ruolo nel piano di rilancio del Teatro, sulle scelte gestionali dei vertici e sul rapporto tra l’Associazione Filarmonica e il Teatro, causa di un drastico calo di abbonamenti”.

Di recente – si legge nell’atto ispettivo – la direzione del Teatro comunale ha stipulato un contratto a tempo indeterminato con un orchestrale passato al ruolo di funzionario amministrativo, a cui è stato assegnato il compito di tenere i rapporti tra il Teatro e il territorio. In precedenza, ha effettuato un’assunzione all’ufficio marketing, peraltro di un lavoratore con incarico sindacale, attraverso semplice selezione interna. A fronte del bilancio 2016 del Teatro comunale, che ha evidenziato un disavanzo tra 1,5 e 2 milioni di euro, per fronteggiare il quale i vertici hanno ipotizzato una trentina di licenziamenti, si è aperta una vertenza sindacale culminata in un patto che ha portato a un risparmio sul personale pari a 900mila euro e un taglio di almeno 750mila euro sui costi di produzione e sulle consulenze. Secondo il consigliere, quindi, le due assunzioni sarebbero in palese contrasto con la situazione finanziaria del Teatro, la cui responsabilità andrebbe ascritta alle scelte gestionali e manageriali dei vertici. Un caso esemplare, sarebbe la gestione del rapporto tra l’Associazione Filarmonica, costituita dagli stessi dipendenti del Teatro, e il Teatro medesimo. L’Associazione, infatti, – riporta il capogruppo di Fi – pare possa utilizzare, attraverso una ‘convenzione’, il nome del Teatro (Orchestra Filarmonica del Teatro comunale di Bologna) e svolgere attività concertistica al Teatro Manzoni di Bologna, di proprietà della Fondazione Teatro Comunale. Si tratterebbe di una stagione concertistica in palese concorrenza con la stagione sinfonica del Teatro Comunale, come, peraltro, dimostrerebbe il netto calo di abbonati.

Bignami, pertanto, chiede alla Giunta regionale “di fare luce sulle procedure delle due assunzioni, che avrebbero generato un aumento di costi, e di vigilare sulla piena realizzazione del piano di risanamento del Teatro comunale, evidenziando l’ammontare del contributo finanziario della Regione”. Infine, domanda “se non si ritenga che il deficit finanziario sia da imputare alle scelte gestionali dei vertici, fra le quali spicca quella del rapporto tra Associazione Filarmonica e Teatro Comunale”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

(Luca Govoni)

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