CACCIA. PROTEZIONE DELLA FAUNA SELVATICA ED ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’ VENATORIA, VIA ALLA RIFORMA DELLA LEGGE REGIONALE

In commissione Politiche economiche arriva il progetto di legge della Giunta, necessario dopo il passaggio di alcune competenze dalle Province alla Regione. Molinari (Pd) e Pompignoli (Ln) nominati relatori di maggioranza e di minoranza. Subito gli atti per il calendario venatorio regionale, la modifica completa della normativa verso fine anno. Petizione popolare abbinata al provvedimento

03/02/2016 18:37

La commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, ha iniziato l’esame del progetto di legge di iniziativa della Giunta che contiene modifiche alla legge regionale per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria. La commissione ha nominato Gian Luigi Molinari (Pd) e Massimiliano Pompignoli (Ln) relatori rispettivamente di maggioranza e di minoranza. Inoltre, su proposta della presidente Serri, la commissione ha stabilito di abbinare all’esame della proposta di legge anche la petizione popolare per consentire che la caccia in forma vagante alla selvaggina stanziale con l’uso del fucile possa essere svolta solamente con l’ausilio del/i cane/i da caccia.

Il progetto di legge, ha spiegato l’assessore all’Agricoltura, caccia e pesca, Simona Caselli, ha lo scopo “di adeguare le norme regionali in materia di protezione della fauna selvatica e di attività venatoria alle novità legislative introdotte dalla recente riforma del sistema di governo regionale e locale”. In merito a tale materia, infatti, il riordino istituzionale “ha posto in capo alla Regione le funzioni di programmazione e pianificazione, di gestione amministrativa e di tenuta ed elaborazione dei dati, escludendo le attività di vigilanza, di applicazione delle sanzioni amministrative e di attuazione dei piani di controllo che sono state lasciate alle Province e alla Città metropolitana di Bologna”. Si tratta, pertanto, ha concluso, “di un atto fondamentale per approvare il Calendario venatorio regionale e consentire la gestione della caccia fino alla riforma integrale della legge regionale vigente, prevista, dopo un approfondito confronto con tutti i portatori d’interesse e il contributo di tutti i Gruppi assembleari, verso la fine dell’anno”.

Nel progetto di legge, ha poi evidenziato una dirigente dell’assessorato, sono state introdotte anche le deroghe in tema di specie cacciabili apportate dalla legge nazionale, le più significative delle quali riguardano “il divieto di catturare uccelli da utilizzare come richiami vivi e la possibilità, con precise modalità, di cacciare gli ungulati anche in presenza di neve”. Da correggere, infine, alla luce del collegato ambientale alla legge di stabilità approvata dal Governo, “le norme inserite per regolare gli appostamenti fissi e le altane, previsti, in particolare, nella caccia di selezione degli ungulati”.

Tommaso Foti (Fdi-An), dopo aver invitato la presidente “a trasmettere un documento con testo a fronte degli articoli della legge regionale vigente e delle modifiche previste, al fine di rendere più agevole l’esame” del provvedimento, ha chiesto all’assessore, “per non comprimere i tempi necessari ad approfondire una legge corposa, di consegnare il più rapidamente possibile gli emendamenti preannunciati dalla Giunta”.

Massimiliano Pompignoli (Ln), esprimendo “perplessità per il doppio intervento legislativo, peraltro suddiviso in due tempi, di modifica alla legge regionale”, ha chiesto chiarimenti “in merito alle norme sugli appostamenti fissi”. La dirigente ha risposto che “la correzione delle norme proposte, alla luce dell’allegato ambientale, richiederà un supplemento di confronto con i tecnici del settore urbanistico”.

Andrea Bertani (Ln) ha chiesto chiarimenti riguardo “agli statuti degli Ambiti territoriali di caccia (Atc)”. La dirigente ha sottolineato come “le norme proposte non vadano a modificare alcun aspetto degli Atc (statuto, organi di rappresentanza, estensione, etc.)”.

Manuela Rontini (Pd) ha evidenziato “gli aspetti tecnici dell’allegato ambientale che dovranno servire da riferimento per le correzioni da apportare alle norme riguardanti gli appostamenti fissi e le altane sia per la caccia agli ungulati sia nel caso di altre attività di prelievo venatorio”.

Gian Luigi Molinari (Pd), in qualità di relatore di maggioranza, ha assicurato “il massimo impegno per arrivare a proposte emendative del progetto di legge il più possibile condivise”.

La presidente Serri, richiamando “la necessità di avere al più presto uno strumento legislativo che rende operative le politiche regionali in materia di tutela della fauna selvatica e di attività venatoria”, ha invitato maggioranza e opposizione “a lavorare celermente insieme”.

(lg)

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