REGIONE. PICCININI (M5S): MAGGIORE TRASPARENZA NELLE ASSUNZIONI DIRIGENZIALI

“E’ ormai tendenza giurisprudenziale consolidata che nel conteggio dei ‘dirigenti con contratto a tempo determinato’ rientrino tutti i dirigenti assunti con questa forma contrattuale, compresi quei dirigenti esterni in posizione di diretta collaborazione con gli organi politici”.

Lo segnala Silvia Piccinini (M5s) in un’interrogazione dove afferma che, al 31 agosto 2015, nella dotazione organica della Giunta regionale erano presenti “40 dirigenti assunti con nomina sostanzialmente ad personam”, aggiungendo che il numero di dirigenti della dotazione organica della Giunta è stato mantenuto “artificiosamente alto”, perché il numero dei dirigenti che si possono assumere per chiamata diretta si calcola in percentuale al numero totale di queste figure apicali previste in pianta organica, percentuale che oggi si attesta al 10%, mentre fino al 30 aprile 2015 era al 15%, secondo quanto previsto dall’articolo 18, “Copertura dei posti della qualifica dirigenziale mediante contratti a tempo determinato”, della legge regionale 43/2001, “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna”.

In Regione Emilia-Romagna, inoltre,- prosegue Piccinini- “non sono pochi i dirigenti, non di ruolo, assunti con contratti a tempo determinato, prorogati di anno in anno, e, quindi, sostanzialmente divenuti a tempo indeterminato e tra essi anche alcuni risultati non idonei in concorsi al ruolo di dirigente”.

“Analoga situazione di illegalità- sottolinea- è stata mantenuta per anni tra i dirigenti in comando, con sforamento del tetto previsto dalla norma (il 10%) e senza che tra essi venissero conteggiati i tanti dirigenti medici, farmacisti, veterinari e dirigenti di altre professionalità legate all’ambito sanitario in ‘temporanea assegnazione’ di durata anche ultradecennale”.

A questo proposito, Piccinini ricorda che il gruppo M5s aveva proposto alcuni emendamenti all’articolo 13, “Introduzione di un limite massimo di spesa per i compensi dei dirigenti, diminuzione del numero dei dirigenti apicali e modifiche alla L.R. 43/2001”, dell’allora progetto di legge “Disposizioni collegate alla legge finanziaria per il 2015”, finalizzati a introdurre il limite del 5% anziché del 15%, a stabilire procedure concorsuali pubbliche per l’assunzione dei dirigenti e a prorogare i contratti in essere nel rispetto del limite di durata massimo previsto dalla leggee, comunque, non oltre il 31 gennaio 2016.

La consigliera rileva, inoltre, che “se la Regione, dal 2010 a oggi, avesse utilizzato per le assunzioni di dirigenti a tempo determinato lo scorrimento della graduatoria degli idonei al concorso dirigenziale interno bandito nel 2009, oggi probabilmente non si troverebbe a essere parte in causa di una richiesta di risarcimento milionaria di alcuni dei dirigenti risultati idonei”.

A fronte di queste considerazioni, l’esponente del M5s rivolge una serie di interrogativi alla Giunta: quanti tra i dirigenti regionali in servizio, per un periodo qualsiasi, dal primo gennaio 2009 a oggi e assunti in forza dell’articolo 18 della legge 43, abbiano partecipato e non siano riusciti a risultare idonei alla qualifica dirigenziale, a seguito dell’ultimo concorso con graduatorie valide sino al 31 dicembre 2017; se verrà rispettato il termine previsto del primo novembre 2015 per la procedura selettiva pubblica prevista sempre nel medesimo articolo della legge 43 e, in ogni caso, in quale data verrà indetta detta selezione; infine se non si consideri necessario, da oggi in avanti, un atteggiamento e una politica improntati a una maggiore trasparenza nei confronti delle assunzioni dirigenziali all’interno dell’Ente.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(ac)