SANITÀ. GIBERTONI (M5S): PRESTAZIONI PRIVATE EROGATE DAL SERVIZIO SANITARIO DI IMOLA, REVOCARE I PREMI A VERTICI AZIENDALI RESPONSABILI DEI CONTROLLI

Interrogazione alla Giunta: “In sanità si intrecciano con sorprendente facilità veri e propri episodi di malaffare con aspetti di cattiva gestione, talvolta favoriti dalla carenza dei sistemi di controllo. La Regione estenda le verifiche”

09/09/2015 13:43

Il caso “del primario con un poliambulatorio nella provincia di Modena che svolgeva analisi a pazienti privati per poi affidare i dati al primario radiologo di Imola che, a sua volta, li valutava utilizzando strumenti e personale del servizio sanitario regionale” è al centro di una interrogazione presentata alla Giunta da Giulia Gibertoni (M5s).

La consigliera, citando notizie di stampa, rileva che “dall’indagine della magistratura sembrerebbe emergere che tra il 2003 e il 2012 il primario imolese avrebbe creato una rete occulta con le cliniche private per fornire il suo servizio, non come attività intramoenia o privata ma durante le ore di lavoro nell’ambito di un’attività che svolgeva in esclusiva con il servizio sanitario regionale”. “Nell’indagine- aggiunge- sarebbero coinvolte, oltre alla clinica di Modena, altre strutture private di Ferrara e due della provincia di Bologna”. Le cliniche private “sarebbero ora accusate di aver concorso ai reati di peculato, falso, concussione e truffa contestati al suddetto primario, tra l’altro da pochi giorni interdetto dall’incarico per un anno”.

Nel sottolineare “lo scarso utilizzo dei sistemi informativi aziendali ai fini del controllo di gestione e del monitoraggio dell’attività dei professionisti che operano nelle strutture sanitarie”, Gibertoni spiega che “in sanità si intrecciano con sorprendente facilità veri e propri episodi di malaffare con aspetti di cattiva gestione, talvolta favoriti dalla carenza dei sistemi di controllo”, aggiungendo che “il settore sanitario presenta livelli inaccettabili di inappropriatezza organizzativa e gestionale che vanno ad alimentare le già negative conseguenze causate dai frequenti episodi di corruzione a danno della collettività”.

In conclusione, la capogruppo del M5s, chiedendo l’avvio di “un’indagine estesa a tutte le strutture regionali sanitarie potenzialmente interessate”, sollecita la Giunta a “revocare i premi di risultato ai vertici aziendali” che non avrebbero, a suo dire, “esercitato le loro funzioni di controllo”. Infine, Gibertoni chiede all’amministrazione regionale “se abbia valutato e quantificato il danno all’immagine subito da tutta la sanità regionale nonché il discredito gettato sulla professionalità e onorabilità degli operatori sanitari onesti”, proponendo di “rivalersi, per questo danno, nei confronti dei professionisti pubblici che si sono prestati al malaffare e nei confronti delle strutture private coinvolte”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(cr)

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