LAVORO. POMPIGNOLI (LN): “GARANZIA GIOVANI” UN PROGETTO FLOP, LO DICONO GLI STESSI RAGAZZI

Interrogazione alla Giunta. A un anno dall’avvio dell’iniziativa, il consigliere teme che si stiano “sprecando i 74,2 milioni di euro stanziati dalla Regione per la formazione dei nostri giovani disattendendone le speranze e le aspettative occupazionali”

09/09/2015 10:54

Il progetto ‘Garanzia Giovani’ si starebbe rivelando “un flop, come testimoniano gli stessi ragazzi intervistati sull’esperienza formativa maturata in diverse aziende e nella maggior parte dei casi conclusasi prima del previsto a causa di una mancata corresponsione dello stipendio”.

Lo afferma il consigliere Massimiliano Pompignoli (Ln) in una interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dove segnala che “le proteste dei tirocinanti emiliano-romagnoli fanno riferimento alla mancata erogazione di quella parte di stipendio, pari a 300 euro, spettante alla Regione, che risulterebbe congelata a causa di un intoppo burocratico che ne bloccherebbe il transito nelle casse delle agenzie interinali (o società private di formazione) e successivamente nelle ‘tasche’ degli stagisti”.

A sancire “il fallimento del progetto”, il Centro studi sul lavoro, fondato nel 2000 da Marco Biagi, Adapt, che, in un rapporto intitolato “Garanzia Giovani, un anno dopo. Analisi e proposte” ne avrebbe denunciato, a parere del consigliere, “le inefficienze, le criticità progettuali e realizzative nonché il mancato decollo dell’iniziativa”. Secondo quanto riportato nel report, la percentuale dei giovani che, una volta presi in carico dai servizi competenti, ha ricevuto una qualche forma di risposta in termini di lavoro o di stage “si attesta a un misero 3%”. A un anno dall’avvio del progetto ‘Garanzia Giovani’, Pompignoli teme che si stiano “sprecando i 74,2 milioni di euro stanziati dalla Regione per la formazione dei nostri giovani disattendendone le speranze e le aspettative occupazionali”.

Il consigliere chiede quindi alla Giunta come intenda sopperire al mancato decollo del progetto, “in che termini e con quale tempistica” e “quali azioni intenda promuovere per tutelare i ragazzi e le ragazze che hanno aderito all’iniziativa”. Ancora: se la Giunta “si sia attivata per procedere ai pagamenti previsti, per quanto riguarda la quota spettante alla Regione, e per sollecitare il ministero del Lavoro circa i problemi burocratici connessi all’attivazione delle procedure necessarie per l’erogazione dei fondi alle agenzie interinali (o società private di formazione) e successivamente agli stagisti”. L’esponente Ln domanda quindi se l’esecutivo regionale “abbia ricevuto una risposta in tal senso dal ministero” e se, “in attesa di un provvedimento ministeriale che acceleri i pagamenti, abbia intrapreso azioni specifiche con l’intento di fornire risposte immediate ai giovani emiliano-romagnoli che non hanno ricevuto alcuno stipendio a fronte di diversi mesi di tirocinio formativo in azienda”.

Pompignoli vuole conoscere infine quanti degli 8.708 contratti di tirocinio formativo e dei 1.600 contratti di apprendistato dichiarati dall’assessore regionale Patrizio Bianchi, siano “congelati” dal punto di vista del pagamento degli stipendi e come siano distribuiti sul territorio regionale.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(ac)

 

 

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