PROVINCE. BIGNAMI (FI): QUANTI ESUBERI SARANNO ASSORBITI DALLA REGIONE? GIUNTA CHIARISCA LA SITUAZIONE SU FUTURO LAVORATORI

PROVINCE. BIGNAMI (FI): QUANTI ESUBERI SARANNO ASSORBITI DALLA REGIONE? GIUNTA CHIARISCA LA SITUAZIONE SU FUTURO LAVORATORI

23/02/2015 16:41

Galeazzo Bignami (Fi) ha rivolto una interrogazione alla Giunta per sapere quanti esuberi delle Province (previste in un 50%) e delle città metropolitane (30%) potranno essere effettivamente assorbiti dalla Regione e dalle altre amministrazioni pubbliche coinvolte, anche al netto dei prepensionamenti stimabili in realtà in poche unità. Tutto questo, dopo la prossima riconfigurazione delle funzioni da attribuire agli enti territoriali.
In particolare, il consigliere vuole sapere se le risorse economiche di questi Enti “risultino realmente disponibili per un processo di riassunzione” o se, “come è da temere”, nel caso “non ci sarà la possibilità di riassorbimento del personale in esubero”, scatteranno “i contratti di solidarietà (con conseguenti orari e retribuzioni da definire ad hoc) e i collocamenti in disponibilità (che prevedono come noto dopo due anni, a valle di questi, il licenziamento)”.
Bignami vuole inoltre sapere dalla Regione se non ritenga “che l’aspetto che sfugge ai più in questo momento, è che con i tagli previsti dalla legge di stabilità sui bilanci degli enti di area vasta (a crescere nei prossimi tre anni: 25-50-75% rispetto al bilancio attuale) i medesimi Enti non saranno comunque in grado di operare”. L’interrogante chiede ancora chi assumerà le prossime migliaia di esuberi “che inevitabilmente si origineranno per effetto di questi tagli di bilancio considerando che il rischio concreto è che si arrivi al paradosso che chi va in mobilità quest’anno, se troverà un altro impiego, risulterà più fortunato di chi conserverà il posto, ma verosimilmente andrà in esubero tra un anno o due quando, a quel punto, non vi saranno più vie d’uscita”.
Bignami, infine, domanda se la Regione è a conoscenza dei criteri impiegati dalle Province e dalla Città metropolitana di Bologna per la formazione degli elenchi degli esuberi previsti dalla legge di stabilità e per quale motivo non si è intrapresa per tempo un’azione di coordinamento tra Regione ed e Enti locali per definire tali criteri, in modo da poter gestire il processo di mobilità del personale in condizioni di maggiore sicurezza, per i lavoratori, e di maggiore efficienza per le amministrazioni.

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