"Solo soldi assicurati. Rapinatore gentiluomo per giocare d’azzardo"

17.04.2015

Venerdì 17 aprile alle 19.30 al Caffè Letterario Notturno Sud (Via del Borgo di San Pietro 123) verrà presentato il libro "Solo soldi assicurati. Rapinatore gentiluomo per giocare d’azzardo" a cura di Laura Mandolini. Un appuntamento della rassegna organizzata da Volabo, Centro Servizi Volontariato della Provincia di Bologna, che tocca il tema delicato e attualissimo del rapporto tra carcere e ludopatia.

Laura Mandolini, giornalista senigalliese, responsabile dei progetti di scrittura del carcere anconetano di Montacuto, che ha curato il libro scritto da Paolo Pennacchione, verrà intervistata da Nicola Rabbi, giornalista responsabile della redazione del periodico di informazione della “Dozza” Ne vale la pena. Farà da punteggiatura alla serata un inserto musicale acustico dei Purple Noise, band bolognese sensibile a questi argomenti.

Il libro- “I giochi sono fatti, nell’azzardo si perde. Tutto e sempre. L’ossessione della sfida corrode desideri, relazioni, vite. Un delirio di onnipotenza che alterna all’ebbrezza della vincita il baratro di sentirsi perduti come quei soldi, tanti, troppi lasciati sopra un tappeto verde, dentro una slot-machine, una sala scommesse, tra gli ippodromi di mezza Italia. E che può farti finire in una cella. La scrittura fa bene, può rimettere in gioco. Un bel gioco, stavolta, capace di far riemergere quel minimo di consapevolezza di se stessi necessaria per vivere sul serio. Le parole sbucano dalla mente, l’unica a non essere ristretta dietro le sbarre, e cercano l’inchiostro per riempire trentacinque quaderni scritti fitti fitti nelle infinite giornate della detenzione”.

Nasce così e con queste parole toccanti Laura Mandolini presenta il libro autobiografico in cui Paolo Pennacchione, rinchiuso tra le mura del Carcere di Ancona, ci racconta la sua storia. Una vicenda personale che fa riflettere non solo sull’importanza della scrittura per chi affronta un percorso di riparazione, dovendo fare i conti con le azioni, i torti, la propria interiorità e la voglia di riscatto, ma pone anche l’attenzione su una problematica – quella della dipendenza dal gioco – che coinvolge un numero di persone sempre più alto in Italia e può portare a conseguenze estreme come quelle dell’autore del libro.

Le pagine del libro lasceranno poi spazio ai versi delle canzoni dei Purple Noise, in particolare a una – Tempo - ispirata alla storia vera di una ex-detenuta del carcere bolognese che, dietro le sbarre, attraverso tante attività tra cui la scrittura e la sartoria, ha “riparato lo strappo con se stessa e la società”.


Per maggiori informazioni:
Simona Boreri : simona.boreri@volabo.it
www.volabo.it

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