Rimasugli: quello che resta sui muri

30.03.2015

Rimasugli: quello che resta sui muri

Si chiamano “Rimasugli”, e sono i resti, o meglio gli scarti, di quel pensiero che ti porti in testa e che non riesci a trattenere. Esprimono un’urgenza di espressione, una volontà di comunicare in modo creativo qualcosa che in quel momento ha senso forse solo per te.

Non ci sono più mezze emozioni
 Rimasugli” è una mostra che inaugurerà martedì 31 marzo all’Alto Tasso di Bologna, in Piazza San Francesco, e che espone 200 quadretti di scritte ritrovate sui muri di Bologna e immortalate dalla macchina fotografica di Leonardo Vicari, giornalista bolognese. 

E’ questa la vita che sognavi
Tutto nasce quando nel 2011 Leonardo rimane proprio folgorato da una di esse: “Giravo per le strade di Bologna con la macchina fotografica quando mi ha incuriosito vedere il nome di una ragazza che mi interessava scritto su un muro. Poi ci ho fatto caso e ho visto un’altra scritta che mi colpiva e un’altra ancora. Alla fine ho scattato 20 foto di frasi che mi hanno fatto sorridere, riflettere.”

Ad oggi, l’archivio di Leonardo contiene più di 400 foto scattate solo nel centro di Bologna e nella zona periferica. E non sono tutte. Dopo qualche anno decide che è giunto il momento di liberare i suoi scatti perlomeno nella pagina Facebook e da lì nasce il progetto della mostra all’Alto tasso che esporrà le sue urban-opere per due mesi. “La mostra esporrà 200 scritte scattate negli anfratti bolognesi. Ho scelto quelle che potrebbero essere più significative, quelle che possono essere lette in maniera diversa da persona a persona. Molte sono in vendita a 3/4 euro, ne ho fatto qualche copia. Sono quadretti, si possono appendere anche ai muri di casa.”

Io non penso, seguo la massa. Per molte persone questi rimasugli rappresentano solo un piccolo atto vandalico, Leonardo ne è conscio. “Certo, noi abbiamo una città molto tatuata, se così si può dire. Quando vediamo una scritta sui muri vediamo solo un muro imbrattato”. Ma a volte scappa l’occhio su una scritta che per noi non è casuale –anche se nei fatti lo è.

Amore ricordati il soffritto! “La mia preferita? Beh, una delle prime è stata Viva l’amore libero. Ma la migliore per me e che non esporrò è Scelgo noi. Ai miei occhi offusca tutte le altre.”

Don’t stop Bologna
. Addirittura, Tonto. “Rimasugli è una parola che sembra dialettale ma non lo è. Così anche la scritta, sembra solo una scritta, ma se ci si sofferma sul contenuto, si scopre che vuole dire qualcosa. Non per nulla, tante scritte spesso si trovano in luoghi bui, nascosti. Cosa significa? Che chi le traccia ha bisogno di esprimersi in un modo non convenzionale– spesso con la consapevolezza che non sarà letto”.

Molte delle scritte immortalate da Leonardo sono state ormai cancellate. E alcune sono introvabili visto che il progetto del fotografo non nasce dall’idea di mappare la città, ma solo con l’intento di dare voce a pensieri quasi incontrollati – tracce sociali- come le chiama lui. “Un pensiero scritto con un pennarello a proprio rischio e pericolo merita che perlomeno esso sia considerato”.
C’è della gloria nel non essere compresi.

Francesca Mezzadri

Per saperne di più:
Pagina FB di Rimasugli


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