I 7 candidati al Premio Sacharov

23.09.2014

I 7 candidati al Premio Sacharov

Nel 2013 la vincitrice è stata Malala Yousafzai, la giovane ragazza pakistana che da quando era piccola si batte per promuovere l’educazione per le ragazze in Pakistan. Ferita gravemente dai talebani mentre andava a scuola, non ha mai smesso di lottare per questi diritti, anzi, ha pubblicato un libro e continua a tenere discorsi per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. Per leggere la sua incredibile storia clicca qui.

E per il 2014 la rosa dei candidati è questa:

I professori iracheni- Mahmoud Al ‘Asali, il professore iracheno che ha difeso la minoranza religiosa cristiana pagando con la morte nel suo stesso Stato, e Louis Raphael Sako, un patriarca cattolico in Iraq che combatte le medesima battaglia contro il fondamentalismo islamico: sono stati nominati dalla maggioranza del gruppo dei conservatori ECR e da altri 66 deputati.

I rapper e blogger della Primavera Araba- Il rapper marocchino, Mouad Belghouate, attivista del Movimento 20 febbraio, il rapper tunisino Ala Yaacoubi e il blogger egiziano Alaa Abdel Fattah: tutti hanno combattuto per la Primavera Araba e sono stati in prigione. Sono stati nominati dal gruppo della Sinistra Unitaria europea e Sinistra Verde Nordica (GUE e NGL).

Le Ong cristiane- Chredo, Open Doors, Oeuvre d'Orient e Aid to the Church in Need: sono tutte Ongimpegnate nella difesa dei diritti dei cristiani in Medio Oriente nominati da 60 deputati.

I manifestanti ucraini- L’organizzazione EuroMaidan, rappresentata da Mustafa Nayem, Ruslana Lyzhychko, Yelyzaveta Schepetylnykova e Tetiana Chornovo, ovvero tutti i dimostranti di Maidan, in Ucraina che hanno portato alla fuga dell’ex presidente Viktor Janukovyc: sono stati nominati da 53 deputati.

La scrittrice somala- Ayaan Hirsi Ali, politica e scrittrice somala, ora olandese, che si è distinta nella sua battaglia in favore dei diritti umani e soprattutto per le donne e per le sue posizioni fortemente anti-islamiche.È stata nominata dal gruppo degli euroscettici EFDD.

Il ginecologo del Congo- Denis Mukwege, ginecologo congolese che da anni si occupa delle donne vittime di violenza e stupro (usato in Congo come arma di guerra) nell’ospedale da lui fondato a Bukavu, più volte minacciato di morte: nominato dal gruppo Socialisti e Democratici S&D e dai liberali ALDE.

L’attivista caucasica- Leyla Yunus, attivista dei diritti umani in Azerbaijani, nell’area caucasica, e direttrice dell’Istituto di Pace e Democrazia  che cerca di  promuovere il dialogo tra i popoli azero e armeno: nominata dal gruppo dei Verdi e EFA.

Martedì 23 settembre sono stati presentati dai gruppi i 7 candidati, che si ridurranno a 3 il 7 ottobre. Il nome del vincitore verrà deciso da tutti i gruppi politici e dal Presidente del Parlamento europeo il 26 ottobre. Il Premio verrà consegnato durante una cerimonia ufficiale il 26 novembre.


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