Un uomo, una donna, un'organizzazione: ecco i finalisti al Premio Sacharov 2014

09.10.2014

Un uomo, una donna, un'organizzazione: ecco i finalisti al Premio Sacharov 2014

i 3 finalisti del Sacharov 2014

Mentre Malala Yousafzai, vincitrice del Premio Sacharov 2013 (leggi qua lo speciale a lei dedicato con gallery di foto), si aggiudica anche il Premio Nobel per la Pace, sono appena stati selezionati dalla commissione Affari esteri e Sviluppo da una rosa di 7 candidati,  i tre finalisti per il Premio Sacharov 2014 per la libertà di pensiero istituito dal Parlamento europeo.

Chi sono? Un uomo, una donna e un’organizzazione. E si può dire che anche dal vecchio sondaggio del nostro sito sono risultati loro i tre favoriti.

 

grafico vecchio sondaggio

 

L'uomo- L’uomo in questione è il ginecologo congolese Denis Mukwege, che non è proprio un «semplice» ginecologo. Ha salvato migliaia di donne che erano state violentate e stuprate, e ha fondato un suo ospedale a Bukavu, il Panzi’s hospital, dove faceva anche più di 10 operazioni al giorno. Soprattutto durante la Seconda guerra del Congo, quando moltissime donne vennero mutilate e ferite in modo indicibile – visto che lo stupro è lì considerato un’arma di guerra- l’attività al Panzi’s hospital è stata fondamentale.

«500mila donne violentate in sedici anni, tuttavia la comunità internazionale non prende nessun provvedimento» ricorda sempre il medico in tutte le occasioni in cui riceve premi per i suoi meriti (è anche candidato al Premio Nobel per la Pace).

Dopo essere stato vittima di un tentato omicidio, Denis Mukwege è stato costretto all’esilio per 1 anno in Europa. Ma il suo ritorno è stato fortemente voluto dagli abitanti del suo paese che, con la vendita di cipolle e ananas, hanno raccolto fondi per continuare l’attività dell’ospedale e permettere il rientro del ginecologo il prima possibile.

Il ginecologo è in testa anche nel nostro sondaggio online e il suo nome era stato proposto dal gruppo Socialisti e Democratici S&D e dai liberali ALDE.

La donna- La donna finalista è invece Leyla Yunus, un’attivista dei diritti umani in Azerbaijani, nell’area caucasica. Come direttrice dell’Istituto di Pace e Democrazia, Leyla Yunus ha sempre cercato di promuovere il dialogo tra Azerbaijan e Armenia. E’ soprattutto nota per la sua opera di difesa dei cittadini di Baku (capitale dell’ Azerbaijan) che dal 2008 sono costretti allo sfratto su ordine del governo per «rimodernizzare» la città.

La donna ha portato dinanzi alla Corte dei diritti umani la questione sfratto ed è stata duramente ostacolata dalle autorità locali, così tanto che ad aprile del 2014 è stata arrestata con il marito all’aeroporto di Qatar. Imprigionati entrambi separatamente, con nessuna possibilità di comunicare tra loro, lei, diabetica, ha scritto una lettera via web dove esprime tutto il suo dolore e rammarico per un paese che definisce arretrato. Molte Ong e associazioni si stanno battendo per la sua liberazione.

Il suo nome per il Premio Sacharov è stato fatto dal gruppo dei Verdi e EFA.

L'organizzazione- L’organizzazione finalista è invece quella di EuroMaidan, che in lingua ucraina vuol dire EuroPiazza: infatti è nata da una serie di manifestazioni e disordini civili cominciati in Ucraina la notte del 21 novembre 2013 all'indomani della sospensione da parte del Governo ucraino, di un accordo Ucraina e Ue. Un evento di grande simbolismo politico per l'Unione Europea, definito «il più grande raduno pro-europeista mai avvenuto nella storia».

Di fatto, dopo quella notte EuroMaidan ha coinvolto molti giovani universitari e ha portato infine alle dimissioni del governo rappresentato dal presidente Viktor Janukovyč.

I manifestanti nominati per il Sacharov sono il giornalista Mustafa Nayem, la vincitrice dell’Eurovisione Ruslana Lyzhychko, l’attivista e rappresentante degli studenti Yelyzaveta Schepetylnykova e la giornalista Tetiana Chornovo che rappresentano il gruppo.

Il nome dell’organizzazione era stato sostenuto dai conservatori ECR. Nel nostro sondaggio online risulta seconda dopo il ginecologo Denis Mukwege.

Gli altri ex-candidati- Gli altri ex-candidati erano: i professori iracheni che hanno difeso le minoranze religiose cristiane, Mahmoud Al ‘Asali e Louis Raphael Sako, che nel nostro sondaggio online hanno raccolto un numero di voti quasi pari a quelli dell’attivista Leyla, terza in classifica; i rapper e blogger della Primavera araba; la scrittrice e politica somala- Ayaan Hirsi Ali; le Ong cristiane in missione.

Il Premio- Il nome del vincitore sarà quindi quello di un uomo, di una donna o di una organizzazione e verrà deciso da tutti i gruppi politici e dal Presidente del Parlamento europeo il 26 ottobre. Il Premio verrà consegnato durante una cerimonia ufficiale il mese successivo.

FM

Ed ecco il nostro nuovo sondaggio sui tre finalisti.. Rispondi anche tu!

https://docs.google.com/forms/d/16NI10XSB4mp5Ef98CZ-bGxccLhD2i1BLrvsjlgpxlXk/viewform

Se vuoi leggere la storia di Malala Yousafzai, Premio Sacharov 2013, clicca qui.

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