Ambiente. San Giovanni in Persiceto, bonifica sito ex Razzaboni, Piccinini (M5s): servono interventi urgenti

30/08/2017 11:53

“Corrisponde al vero che il finanziamento annunciato dal ministero dell’Ambiente per il completamento dell’intervento sull’area ex Razzaboni non è stato confermato, così come non risulta disponibile il finanziamento regionale già stanziato”?

A chiederlo è Silvia Piccinini del Movimento 5 stelle in un’interrogazione alla Giunta regionale, dove segnala che nel comune bolognese di San Giovani in Persiceto “insiste l’area ex Razzaboni, dove sarebbero state stoccate abusivamente circa 16mila tonnellate di rifiuti speciali, provenienti da impianti di trattamento del centro e nord Italia, tra cui fanghi irrecuperabili”.

A seguito di un accesso agli atti, – scrive la consigliera – risulta che il sindaco di San Giovanni in Persiceto abbia inviato una lettera, il 20 aprile 2017, sia al ministero dell’Ambiente che alla Regione Emilia-Romagna (Servizio rifiuti e bonifica siti), dove “esprime forte preoccupazione per il prosieguo delle opere di bonifica del sito inquinato a causa del mancato finanziamento annunciato dal ministero”. Nella stessa lettera – riferisce Piccinini – “il sindaco informa ministero e Regione della grave situazione ambientale che si sta delineando, chiedendo un intervento urgente”. Da considerare – sottolinea l’esponente 5 stelle – che il finanziamento “era stato confermato più volte, tramite vari comunicati stampa, sia dal ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, che dall’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo”.

Dalle ultime analisi effettuate da Arpae nell’area, inoltre, – evidenzia la consigliera – “risultano valori assolutamente fuori norma per quanto riguarda il manganese e il nichel in diversi piezometri (nel piezometro numero cinque il manganese risulta addirittura di 76 volte superiore alla norma)”. Piccinini vuole quindi sapere quali iniziative intenda assumere la Giunta regionale, in mancanza dei fondi promessi dal ministro Galletti, affinché in tempi rapidi riprendano gli interventi di bonifica nell’area e domanda, infine, se la Regione abbia previsto nuovi finanziamenti.

(Cristian Casali)

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