Uova contaminate. Gibertoni (M5s): valorizzare produzione regionale per evitare importazioni dall’estero

23/08/2017 14:46

Giulia Gibertoni (M5s)

Rendere noti i nomi delle aziende e dei prodotti, sequestrati in Emilia-Romagna, derivati dalle uova potenzialmente contaminate, in quanto provenienti dalla filiera “infetta” dal Fipronil (un’insetticida “moderatamente tossico” per l’organismo umano) di Olanda, Belgio e Germania.

Lo chiede Giulia Gibertoni (M5s) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dove segnala che “due campioni ‘positivi’ ai controlli sono stati trovati in un centro di imballaggio nelle Marche, in un laboratorio artigianale di pasta nel Lazio, mentre a Milano i Nas hanno sequestrato una partita di omelette surgelate”. A oggi, tuttavia, – commenta la consigliera – non sono stati resi noti i nomi delle aziende coinvolte, mentre in Francia l’elenco dei prodotti contaminati è pubblico, c’è la totale opacità sulla destinazione finale di tutti i prodotti alimentari importati e manca la trasparenza sui flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero.

Gibertoni riferisce che la Coldiretti avrebbe dichiarato di recente che la produzione italiana di uova “è sicura e in grado di soddisfare praticamente l’intero fabbisogno nazionale”, ciononostante “l’Italia ha importato dall’Olanda 610mila chili di uova in guscio di gallina nei primi cinque mesi del 2017, ai quali si aggiungono 648mila chili di derivati, mentre non sono quantificabili gli alimenti venduti come paste e dolci realizzati con le uova a rischio”. La consigliera cita anche l’assessore regionale alle Politiche per la salute che avrebbe affermato “la Regione è pronta a mettere in campo tutti controlli e le azioni necessarie, a cominciare dai campionamenti“: frase che lascerebbe intendere come “i controlli siano attivati solo a seguito di una segnalazione, mentre – a parere dell’esponente dei 5 stelle – dovrebbero essere sistematici”. Così anche la dichiarazione dell’assessore regionale all’Agricoltura tesa a dimostrare che “le uova fresche italiane (con codice IT) sono molto controllate e non ci sono problemi” farebbe pensare – rileva la consigliera – che i controlli siano focalizzati solo sul prodotto italiano.

Gibertoni invita quindi la Giunta a sollecitare gli organi competenti perché ci sia la massima trasparenza sulla destinazione finale dei prodotti alimentari importati e sui flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero e chiede che sia maggiormente valorizzata la produzione regionale di uova sul piano commerciale, evitando importazioni di prodotto estero.

La consigliera, infine, considera indispensabile il potenziamento dei servizi dedicati ai controlli sui prodotti alimentari.

(Antonella Celletti)

 

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