Fusioni Comuni. M5s: procedere solo in caso di ‘sì’ al referendum in ogni Comune interessato

In una risoluzione Bertani e Piccinini impegnano l’Assemblea legislativa anche a invitare i Consigli comunali chiamati a esprimersi in caso di vittoria dei ‘no’ a rispettare l’esito del referendum

05/07/2018 16:59

L’Assemblea legislativa non approvi progetti di legge di fusione di Comuni che nel referendum consultivo non ottengano il voto favorevole dei cittadini di ciascuno dei Comuni interessati. È l’impegno richiesto al parlamento regionale, mediante una risoluzione, da Andrea Bertani, primo firmatario, e Silvia Piccinini (M5s).

Nell’atto d’indirizzo, inoltre, nel caso in cui in un comune interessato da progetto di fusione sia prevalso il ‘no’ al referendum consultivo, i due consiglieri chiedono all’Assemblea legislativa di invitare il Consiglio comunale di quel Comune, chiamato per legge a esprimere un parere a maggioranza dei due terzi riguardo all’eventuale prosecuzione del percorso di fusione, a deliberare rispettando la volontà espressa dai cittadini. Questo – spiegano i due pentastellati – per evitare che una maggioranza ancorché qualificata di consiglieri comunali possa prevalere sulla volontà manifestata dagli elettori al referendum, eventualità ritenuta “anti democratica”.

Infine, Andrea Bertani e Silvia Piccinini sollecitano modifiche alla legge regionale sulle fusioni di Comuni finalizzate a stabilire, nel caso la fusione sia tra due Comuni, che l’Assemblea legislativa possa procedere all’esame del progetto di legge di fusione solo quando nel referendum consultivo siano favorevoli sia i voti complessivi sia l’esito in ciascuno dei Comuni interessati.

(Luca Govoni)

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