Fusioni Comuni. Amministratori Castenaso e Granarolo (Bologna): Qualità ai cittadini, non brutte periferie/ foto

Scontro Piccinini (M5s)-Taruffi (Si) sull'”imparzialità” dell’amministrazione di Granarolo

26/06/2018 18:27

Avviata in Commissione Bilancio dell’Assemblea presieduta da Massimiliano Pompignoli l’audizione sul progetto di legge che prevede la fusione dei Comuni del bolognese Castenaso e Granarolo dell’Emilia. Il sindaco di Granarolo, Daniela Lo Conte, e l’assessore di Castenaso, Pier Francesco Prata, hanno concordato sulla bontà del progetto che prevede l’unione di due territori “di prima cintura della provincia bolognese” che raccolgono circa 27 mila abitanti. “Siamo Comuni nati dalla migrazione dei lavoratori negli anni ’50 e poi dalle giovani famiglie che volevano allontanarsi dalla città. Ora vogliamo crescere senza diventare ‘brutte periferie’. Per questo crediamo che le nostre opportunità strategiche debbano fondersi per valorizzare l’equilibrio tra piste ciclabili, parchi, opportunità di lavoro e vivere di qualità” spiega il sindaco Lo Conte. Emblema del progetto di fusione, la rigenerazione di un edificio, una vecchia scuola elementare, che ospiterà una scuola di specializzazione tecnica. “Vogliamo fare un passo avanti e rilanciare un nuovo Comune unico, abbastanza grande da poter dire la sua e farsi sentire” aggiunge l’assessore Prata.

Ma Silvia Piccinini (M5s), relatrice di minoranza, punta il dito sul fatto che non sia stata garantita “imparzialità” dall’amministrazione comunale nel presentare il progetto. Secondo la consigliera sarebbero state avviate iniziative – come il concorso sul logo del nuovo Comune-  che non lascerebbero i cittadini liberi di scegliere senza condizionamenti. Il sindaco Lo Conte ribatte puntualizzando che il concorso in questione sia parte di un progetto scolastico sulla conoscenza e l’identità delle istituzioni molto più ampio. “Non sta scritto da nessuna parte che i proponenti non possano adoperarsi per far capire ai cittadini la bontà del progetto” interviene Igor Taruffi (Si) in merito alla questione di “imparzialità”.

Andrea Bertani (M5s) chiede – in caso di prevalenza del no al referendum in uno dei due Comuni- se prevarrà la volontà di continuare l’iter di fusione. “Sceglieremo quello che vorranno i cittadini” è la risposta dell’assessore di Castenaso.

(Francesca Mezzadri)

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