Verso un'Agenda europea globale sulla migrazione

13.03.2015

Verso un'Agenda europea globale sulla migrazione

Il collegio dei Commissari ha svolto un primo dibattito di orientamento sulle iniziative essenziali per potenziare gli sforzi dell’UE volti ad attuare gli strumenti esistenti e la cooperazione nella gestione dei flussi migratori dai paesi terzi in cui sono stati definiti i quattro principali settori dell’intervento previsto nell’ambito dell’agenda europea sulla migrazione per dare attuazione agli orientamenti politici del Presidente Juncker

Qualche dato - 20,4 milioni di cittadini di paesi terzi vivono nell'Unione europea, circa 4% degli abitanti nell’Unione europea. I più importanti gruppi di cittadini di paesi terzi nel 2013 erano turchi, marocchini, indiani cinesi e ucraini. Nel 2014, secondo Frontex più di 278 000 migranti sono entrati irregolarmente nell'UE, e ciò rappresenta un aumento del 155% rispetto al 2013. Principalmente si tratta di popolazioni che scappano dalla guerra e dalla povertà. I gruppi etnici prevalenti provengono dalla Siria, da Afghanistan, Mali e Kosovo.
Secondo i dati annunciati dall’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati almeno 3.419 migranti hanno perso la vita nel Mediterraneo da gennaio 2014.
E’ quindi questo un tema prioritario per l’Unione europea, una questione scottante che non può aspettare.

Competenze europee - All'inizio del processo di integrazione europea, la giustizia e gli affari interni erano strettamente di competenza nazionale. Dopo la creazione di un mercato unico europeo nel 1986, le competenze in materia di giustizia e affari interni si sono gradualmente spostate al livello europeo, anche se alcuni aspetti rimangono ancora una competenza condivisa con il livello nazionale.

E’ con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona nel 2009 che finisce l’approccio separato per il settore della giustizia e degli affari interni. Dal 1 ° dicembre 2014 infatti le limitazioni al controllo giurisdizionale della Corte di giustizia europea e al ruolo della Commissione come custode del trattato sul settore della cooperazione giudiziaria in materia penale sono giunti al termine. Questo ha segnato l'inizio di una nuova era per l'intero settore della giustizia e degli affari interni, con piena competenza per la Commissione di avviare una procedura di infrazione qualora il diritto dell'Unione non sia attuato correttamente.

La Politica europea sulle migrazioni oggi include le politiche in materia di migrazione legale, migrazione irregolare, le frontiere, i visti, un sistema comune europeo in materia di asilo e la dimensione esterna. Inoltre, l'Unione europea ha un Fondo per sostenere gli Stati membri per la gestione efficace dei flussi migratori e la realizzazione, il rafforzamento e lo sviluppo di un approccio comune europeo di asilo e di immigrazione.

L'Agenda europea globale sulla migrazione, questioni rilevanti:

Rafforzamento del sistema comune di asilo - L’Unione europea dispone di uno dei quadri legislativi più avanzati al mondo per offrire protezione a chi ne ha bisogno. È giunto il momento di applicare pienamente e coerentemente il Sistema europeo comune di asilo, recentemente adottato. La Commissione si adopererà a fondo per garantire la scomparsa delle attuali divergenze tra le prassi nazionali in materia di asilo. Sarà inoltre essenziale approfondire la cooperazione con i paesi terzi per affrontare le cause profonde della migrazione, nonché integrare la migrazione nella definizione delle strategie di sviluppo. Infine, la Commissione è determinata a progredire verso un maggiore uso delle iniziative di ricollocazione e reinsediamento dell’Unione europea, in uno stretto dialogo con gli Stati membri e i paesi terzi che ospitano un alto numero di rifugiati.

Rinnovamento della politica europea sulla migrazione legale - Pur combattendo l’attuale disoccupazione, l’Europa deve attirare i giusti talenti per essere più competitiva a livello globale. Si tratta di un impegno a lungo termine che dobbiamo iniziare subito a preparare. Per questo motivo la Commissione europea avvierà un riesame della direttiva sulla “Carta blu per l’ingresso e il soggiorno nell’UE di cittadini di paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente qualificati”. Si tratta di un processo impegnativo e a lungo termine, che non può essere portato a termine solo a livello europeo ma necessita di una condivisione con gli Stati membri, anche per mettere in campo un approccio più orizzontale alla politica in materia di migrazione legale.

Rafforzamento della lotta alla migrazione irregolare e alla tratta di esseri umani - Le persone emigrano illegalmente per svariate ragioni. Nel 2014, secondo Frontex, il numero degli immigrati irregolari è raddoppiato rispetto al 2011. Molti di questi migranti ricorrono o sono vittime di trafficanti di esseri umani. Sviluppando ulteriormente la normativa esistente in materia di migrazione irregolare e lotta contro la tratta di esseri umani, la Commissione intende rafforzare le sue iniziative in questo settore. La Commissione sta elaborando un insieme completo di azioni sul traffico di migranti e desidera potenziare strumenti concreti per agire in paesi e su rotte prioritari, in stretta collaborazione con i paesi terzi, anche tramite gli Accordi di riammissionee i quadri di cooperazione con le aree del mondo da cui provengono i migranti (ad esempio i processi Rabat, di Khartoum o di Budapest).

Protezione delle frontiere esterne dell’Europa - Per poter garantire in futuro uno spazio senza frontiere interne e una solida politica di asilo e migrazione l’Unione europea deve poter gestire adeguatamente le sue frontiere esterne, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali. La gestione delle frontiere è una competenza condivisa tra l’UE e gli Stati membri, e la sorveglianza delle frontiere esterne dell’Unione è di vitale interesse per tutti. La preparazione dell’agenda europea sulla migrazione offrirà l’opportunità di discutere se e in quale misura l’Agenzia per le frontiere dell’UE, Frontex, necessiti di un aumento di dotazione e di maggiori mezzi operativi e risorse umane per affrontare meglio le sfide mutanti alle frontiere esterne dell’Unione.
Gli Stati membri devono mettere in comune maggiori risorse per consentire di potenziare le attività di Frontex e di mettere in azione le squadre di guardie di frontiera europee.

Stefania Fenati


Per approfondire:

Verso una politica europea globale della migrazione: 20 anni di azione dell’UE: MEMO/15/4544
Domande e risposte: Il traffico di migranti in Europa e la risposta dell’UE

Sito web della DG Migrazione e affari interni
Sito web del primo Vicepresidente Frans Timmermans

Sito web dell’Alta rappresentante/Vicepresidente Federica Mogherini
Sito web del Commissario Dimitris Avramopoulos

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