Niguri

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vincitore Premio Arco d'Argento all'Est Film Festival 2010


A Sant’Anna, una frazione del comune di Isola Capo Rizzuto (KR) che conta circa 500 abitanti, si trova uno dei Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo (CARA) più grandi d’Europa.
I CARA sono strutture in cui centinaia di persone richiedenti asilo o rifugio rimangono per mesi in attesa dell’arrivo dei documenti che decideranno della loro sorte (riconoscimento dello status di rifugiato, asilo o di protezione internazionale oppure foglio di via).
Chi è ospite di queste strutture, pur non essendo formalmente detenuto in esse (ogni giorno gli ospiti possono uscire dal Centro dalle 8 alle 20), ne dipende sotto ogni punto di vista dato che la mancanza di documenti non ne consente l’impiego.
Il documentario, il cui titolo si rifà al termine utilizzato nel dialetto locale per descrivere genericamente persone di colore, affronta il delicato tema del rapporto tra gli ospiti del Centro e gli autoctoni, mostrando stati d’animo e pensieri di entrambe le parti di questa convivenza forzata.
Da una parte gli abitanti di Sant’Anna, terrorizzati dai migranti visti come eterna rappresentazione dell’atavico e spaventoso “uomo nero” invasore e perciò diffidenti fino ai limiti della mancanza di umanità; dall’altra loro, i migranti, persi, spaventati ed umiliati dall’intolleranza e dal razzismo dello stesso popolo che li costringe a rimanere immobili in un limbo di non-vita.
A preoccupare i cittadini è principalmente il diffondersi di prostituzione, alcolismo e criminalità, spesso in realtà conseguenza della impossibilità di lavorare per mesi, accompagnata dalla necessità di vestirsi in modo consono alla stagione, comprare cibo adeguato per sé o per i propri figli, o anche semplicemente del bisogno di occupare il proprio tempo senza pensare alla propria casa e ai propri cari, senza certezze per il futuro.
Come spesso accade però, è la memoria a dare speranza. A manifestare empatia per il disagio provato dagli ospiti del CARA, mostrando compassione e umanità, sono alcuni anziani abitanti di Sant’Anna che, a suo tempo, hanno provato sulla propria pelle cosa significa emigrare in un posto in cui si viene disprezzati, nonostante si desideri solo lavorare, per il semplice fatto di avere capelli scuri e non biondi o per la fatica nel capire e parlare la lingua locale.
La frazione di Sant’Anna diventa così microcosmo rappresentativo della situazione italiana e più in generale europea, lasciandoci privi di una risposta accettabile alla domanda “Siamo richiedenti asilo, perché non ci aiutano?”.

Giulia Guietti

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Niguri
di Antonio Martino (ca. 50 min.)

Premio “Arco d’argento” come migliore documentario Est Film Festival 2010
Premio migliore documentario al festival “Hai visto Mai?” 2010
Premio Migliore Documentario al Parma Video Film Festival 2010
Premio Current TV al ViaEmili@DocFest 2010
Menzione “Migranti” al Visioni Fuori Raccordo Film Festival 2010

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