René Cassin premia gli studenti che si occupano di diritti

Intervista a Monica Donini, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Giovedì 10 Dicembre alle ore 12.00 si terrà presso l'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, la conferenza stampa di presentazione della nuova edizione del bando di concorso “René Cassin”, indetto dalla stessa Assemblea. Tante sono le novità nella forma e nei contenuti del bando, nonché nella rete delle collaborazioni. Ne parliamo con Monica Donini, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.

Da quanti anni l’Assemblea legislativa è impegnata nel campo dei diritti umani?
Da sempre l’Assemblea legislativa collabora direttamente con le associazioni e le organizzazioni del territorio per il miglioramento delle condizioni di vita delle persone e promuove e tutela i valori di libertà, uguaglianza e giustizia anche grazie alle iniziative che organizza.

In particolare è dal 1994 che l’Assemblea legislativa collabora con il mondo universitario per promuovere il bando “Renè Cassin”, che offre ai giovani laureati con tesi in materia di diritti fondamentali e sviluppo umano opportunità di approfondimento di tali temi e esperienze sul campo che li aiutino nella loro formazione scientifica e professionale. Quest’anno la collaborazione si estende al Programma ART- Universitas delle Nazioni Unite.

In che modo il bando “Renè Cassin” favorisce i giovani laureati?
Si tratta di 6 borse di studio rivolte a giovani laureati: 3 borse di formazione-lavoro di Euro 10.000 ciascuna per svolgere un tirocinio professionalizzante della durata di 9 mesi nel campo dei diritti umani all’interno del quadro delle iniziative promosse dal Programma ART, e altre 3 borse di studio e formazione di Euro 2.500 ciascuna per frequentare corsi post-laurea in diritti umani o in cooperazione allo sviluppo.

Condizione di accesso al bando: una laurea di secondo livello in materia di diritti fondamentali e sviluppo umano conseguita da un residente nella regione Emilia-Romagna, o in un’Università dell’Emilia-Romagna nel periodo compreso tra il 1 agosto 2008 ed il 31 Marzo 2010.

Quali sono le novità rispetto agli scorsi anni?
Quest’anno il Bando passa da una durata biennale ad una durata annuale, per favorire l’incontro tra la domanda di crescita professionale dei laureati e l’offerta formativa proposta dall’Assemblea Legislativa. Inoltre, si è passati da un’accezione esclusivamente incentrata sul tema dei diritti umani ad una nuova accezione che ricomprende anche il concetto di sviluppo umano.

Per questo si è vista anche l’esigenza di ampliare le possibilità di accesso al Bando a tutti coloro che abbiano conseguito, nel periodo compreso tra il 1 agosto 2008 ed il 31 Marzo 2010, una laurea di secondo livello in materia di diritti fondamentali e sviluppo umano.

Infine, la volontà di offrire maggiori opportunità ai giovani studenti ha portato l’Assemblea legislativa ad operare di concerto con il Programma ART - Universitas delle Nazioni Unite, volto a promuovere la partecipazione delle Università, dei governi locali, degli attori sociali e del mondo della ricerca ai processi di cooperazione internazionale, su base regionale e locale, e a sostenere iniziative di formazione e ricerca per gli attori dello sviluppo, gli educatori e i policy-makers.

Intervista di Francesca Mezzadri - novembre

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