Dì la tua sul futuro della politica di coesione

Il 2018 è un anno importante per il futuro dell’Europa. Uno dei temi importanti che riguardano il futuro dell’Unione europea riguarda il prossimo bilancio europeo, quante risorse verranno dedicate alla politica di coesione e secondo quali regole.

La Commissione europea

La Commissione europea ha presentato diverse alternative - e le relative conseguenze finanziarie - per predisporre un bilancio dell'UE a lungo termine, che consenta di realizzare gli obiettivi prioritari dei cittadini europei dopo il 2020.

Ha inoltre lanciato una consultazione pubblica, nell’ambito del quadro finanziario pluriennale post 2020, per raccogliere le opinioni degli europei ed individuare le proposte globali per il futuro della coesione.

La Consultazione sulle politiche di coesione è accompagnata da altre consultazioni che incideranno sul prossimo bilancio europeo. I cittadini hanno tempo fino all’8 marzo per dire in quali ambiti secondo loro l’UE ha il maggiore valore aggiunto e dove dovrebbe concentrare il proprio potere d'investimento per massimizzare l’impatto di ogni euro investito. Sono invitati ad esprimersi sull'efficacia delle politiche e dei programmi dell’UE, come la politica di coesione e la politica per la gioventù, il sostegno all’innovazione e alle imprese e gli investimenti nelle infrastrutture strategiche digitali, dei trasporti e dell’energia, e su come migliorarli ulteriormente in termini di risultati, semplificazione o possibili sinergie tra i fondi.

L'esito delle consultazioni alimenterà la riflessione in corso sul prossimo QFP insieme alle proposte e alle idee già espresse dagli Stati membri, dagli enti locali e dalle parti interessate private.

La Commissione presenterà la sua proposta sul prossimo bilancio dell’UE a maggio 2018

La Regione Emilia-Romagna

La Regione Emilia-Romagna è da tempo impegnata in questo dibattito a livello europeo.

Ha elaborato una posizione dell’Emilia-Romagna sul futuro della politica di coesione, ha sottoscritto il Manifesto for Cohesion policyinsieme alle Regioni Wielkopolska (PL), Assia (DE) e Nuova Aquitania (FR) ed aderito all’iniziativa Cohesion Alliance, che riunisce quanti ritengono che la politica di coesione europea debba continuare a essere uno dei pilastri sui cui poggia il futuro dell'Unione europea. L'Alleanza nasce dalla collaborazione tra le più importanti associazioni europee di enti locali e regionali e il Comitato europeo delle regioni. Il suo obiettivo fondamentale è che il bilancio dell'UE dopo il 2020 consenta di mettere a disposizione di tutte le regioni dell'Unione una politica di coesione più forte, più efficace e visibile. Enti locali e regionali, pmi, ong, scuole, università e organizzazioni culturalisono invitati ad aderire alla Cohesion Alliance, come già fatto dalla Regione Emilia-Romagna.

La politica di coesione:

Il 2018 è il 30 anniversario della politica di coesione, avviata dall’Unione europea per sostenere lo sviluppo e la crescita dei territori. Una politica che oggi equivale a un terzo del bilancio dell’Unione, creata per ridurre le disparità regionali, aumentare il lavoro, aprire nuove prospettive economiche.

L'anniversario cade proprio nell’anno in cui si prenderanno decisioni importanti per sapere se la futura Unione europea potrà contare su un Bilancio sufficientemente consistente per poter sostenere lo sviluppo dei territori e dovrà decidere come indirizzare tali risorse, poche o tante che siano. Il Bilancio europeo 2014-2020 si è attestato poco sotto l’1% del PIL europeo, con un lieve calo rispetto alla precedente programmazione finanziaria. Le previsioni circa la prossima programmazione non sono rosee. A causa della brexit le risorse potranno calare ulteriormente, sempre che gli stati membri non decidano di cambiare il proprio orientamento e inizino ad investire di più sulle politiche di sviluppo e coesione europee, cosa che al momento non sembra essere prevedibile.

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