Sicurezza stradale in Europa, calano i decessi ma siamo lontani dagli obiettivi UE

I nuovi dati presentati dalla Commissione europea lasciano l'amaro in bocca: dopo due anni di costante diminuzione nel numero dei deceduti sulle strade europee, i dati pubblicati lo scorso 24 marzo mostrano un rallentamento. Solo l'1% di morti in meno rispetto ai dati del 2013, mentre nello stesso periodo del 2012 e del 2013 si è registrata una diminuzione dell'8%.

Questi dati ci confermano quanto sia importante l'impegno che il Centro Europe Direct Emilia-Romagna continua a mettere nell'ampio  partenariato che gestisce il Laboratorio europeo delle sicurezze - L.E.S., situato presso l'Istituto di istruzione superiore A. Serpieri di Bologna.

"I dati pubblicati oggi dovrebbero far suonare un campanello di allarme. Dietro questi dati e statistiche ci sono persone a lutto, mogli e mariti, madri e padri, figli, fratelli e sorelle, colleghi e amici, e ciò contribuisce a ricordarci che la sicurezza stradale richiede attenzione costante e ulteriore impegno". È con queste parole che la Commissaria dell'Ue per i Trasporti Violeta Bulc presenta le prime statistiche sulle vittime di incidenti stradali del 2014.

Durante lo scorso anno, i 28 paesi membri dell'Unione europea hanno registrato un totale di 25.700 decessi su strada, ben 5.700 casi in meno rispetto al 2010. Pur essendo un dato positivo, però, rimane sempre lontano dall'obiettivo che l'Ue si era preposta. "Nei prossimi anni dobbiamo intensificare gli sforzi per raggiungere l'obiettivo prefissato dell'UE di ridurre del 50% il numero dei decessi per incidenti stradali entro il 2020. Dobbiamo cooperare per far sì che un maggior numero di persone possa giungere sano e salvo a casa al termine di un tragitto su strada. È una delle mie priorità e dovrebbe essere una priorità di tutti i governi in tutti gli Stati membri", continua la Commissaria Bulc.

Analizzando la relazione si nota che il numero delle vittime di incidenti stradali varia sensibilmente da Stato a Stato. I paesi dell'Unione europea che detengono il più basso tasso di mortalità su strada per l'anno 2014 sono Malta, i Paesi Bassi, la Svezia e il Regno Unito, mentre Bulgaria, Lettonia, Lituania e Romania sono i paesi in cui il tasso di mortalità è ancora molto alto.

Ma, se considerati in un'ottica più ampia, i dati riportati dalla Commissione europea sono comunque da considerarsi positivi: questi, infatti, indicano una riduzione del numero totale di vittime della strada nell'Ue pari al 18,2% rispetto al 2010. L'obiettivo che si pone adesso l'Unione europea è quello di ridurre le vittime di incidenti stradali del 50% nel periodo 2010-2020. L'Ue contribuisce attivamente in materia di sicurezza promuovendo l'applicazione del codice della strada, creando campagne educative e raccomandando continue manutenzioni delle infrastrutture, sia a livello locale che regionale.

Le prossime iniziative della Commissione:

  • portare a termine una relazione intermedia sulla politica dell'UE in materia di sicurezza stradale che faccia il punto della situazione e definisca un programma per i prossimi cinque anni; la relazione dovrebbe essere pubblicata nel maggio 2015;
  • proseguire il lavoro sui nuovi studi sulle lesioni gravi causate da incidenti stradali: nell'autunno del 2015 sarà avviato uno studio per valutare eventuali interventi volti a ridurre tali lesioni;
  • riesaminare le norme in materia di formazione e qualificazione dei conducenti professionali: entro la fine del 2016 la Commissione dovrebbe adottare una proposta;
  • rivedere il quadro comune dell'UE per la gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali: entro la fine del 2016 la Commissione dovrebbe adottare una proposta

 

Road Safety EU: http://ec.europa.eu/transport/road_safety/index_en.htm